Categorie: Politica

Le tasse restano in Sicilia: l’articolo 37 dello Statuto siciliano in via di applicazione

“Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi.
L’imposta relativa a detta quota compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima.”

Così recita l’articolo 37 dello Statuto della Regione Sicilia. Cosa significa, in breve? Che le imprese che impiantano nella regione sicula i loro stabilimenti pagano le tasse (Ires e Irpef) su questi e i tributi che vengono riscossi possono tranquillamente rimanere nelle casse della Regione.

Una buona cosa, si direbbe. Sì, in effetti ciò darebbe una maggiore autonomia alla Sicilia, che sarebbe così libera di gestire senza alcuna ingerenza statale le proprie risorse in termini di danaro. Peccato che, finora, l’articolo 37 è rimasto valido soltanto formalmente, ma non ha mai avuto alcuna applicazione materiale.
Da oggi, pare che le cose stiano per cambiare. L’Agenzia delle entrate, infatti, con la deliberazione E/50 ha istituito il codice tributo dovuto alla Sicilia.

Le casse regionali sarebbero, pare, rimpinguate dall’applicazione dell’articolo 37. Ma di quanto, esattamente? Non si sa. In economia politica i numeri e la matematica diventano opinioni e sono, quindi, relativi e approssimativi. Le cifre in ballo sono grosse: si parla di qualche miliardo. Di questi tempi, dunque, meglio che niente. Ma… restano da vedere due cose:
– perché Roma, in tempi di crisi, ha deciso di applicare l’articolo 37? Più soldi alla Regione significa meno denaro allo Stato. Potrebbe trattarsi dunque di cifre irrisorie utili soltanto alla propaganda;
– in conclusione, avere “più soldi” non necessariamente significa “stare meglio”: se la pressione fiscale non verrà abbassata, se gli sprechi (di politici e politicanti) non verranno annullati, se la burocrazia non verrà razionalizzata e funzionalizzata, se le politiche non verranno soppesate in termini di efficienza economica (e non di efficacia elettorale, che è ben altra cosa e spesso- quasi sempre- in contrasto con l’efficienza economica stessa) – se tutto questo, dunque, non dovesse accadere, i soldi in più sarebbero comunque gettati al vento.

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di 💰100€. Clicca sul link o cerca ⭐️ apd39549 sull'App Temu!

Marco Todaro

Pubblicato da
Marco Todaro

Articoli recenti

Bonus asilo nido 2024: come richiederlo e requisiti

Bonus asilo nido 2024: c'è ancora tempo per presentare la domanda all'INPS. Ecco quali sono…

7 Maggio 2024

Infiorata di Noto 2024: date e programa completo

Infiorata di Noto 2024: al via la 45ª edizione di uno degli eventi più attesi…

7 Maggio 2024

Offerte voli a meno di 15 euro: dove andare da Catania e Palermo

Le offerte di voli internazionali low cost sono al momento molto interessanti. Di seguito le…

7 Maggio 2024

Corri Catania, al via la XVI edizione: il percorso e gli orari

Manca poco all'edizione 2024 della "Corri Catania". Ecco quale sarà il percorso di quest'anno e…

7 Maggio 2024

Concorso Assistenti SNA 2024, si assumono diplomati: come partecipare

Concorso Assistenti SNA 2024: di seguito tutte le informazioni al riguardo ed i requisiti necessari…

7 Maggio 2024

Prevenzione incendi 2024: sanzioni per i proprietari di terreni negligenti

Iniziata l'attività di prevenzione degli incendi per l'estate 2024, che prevede sanzioni per i proprietari…

7 Maggio 2024

Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.

Privacy Policy