La sessione estiva è alle porte, come di consueto, gli studenti attendono l’uscita delle date dei vari appelli di esame. L’organizzazione è fondamentale all’università eppure oggi siamo qui a rendervi noto dell’incredibile “handicap” a cui sono sottoposti gli studenti del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania.
Come ben saprete la sessione estiva ha inizio a giugno per poi finire a luglio, agosto è il mese di stacco e si riprende a settembre con la sessione autunnale. In tutti i dipartimenti dell’Università degli Studi di Catania i docenti fissano due appelli più un prolungamento del secondo appello tra giugno e luglio, quest’ultimo mese si considera anche per intero, a quanto pare per i docenti di giurisprudenza non è così perché negli anni sono andati sempre a restringere la sessione. I primi due anni del corso di laurea sono soliti avere appelli che partono dai primi di giugno per poi concludersi con l’ultima data utile non oltre il 15 luglio, fatta salva qualche rara eccezione.
La situazione va deteriorando progressivamente per gli studenti degli anni avvenire che si ritrovano appelli a partire dai primissimi di giugno per poi ultimarsi definitivamente “udite, udite” nei primissimi giorni del mese di luglio! C’è da chiedersi di chi è figlio questo trend, la voglia di entrare subito in vacanza o cos’altro? Se da un lato sembra quasi meglio pure per gli stessi studenti che si liberano prima di tutti gli altri, dall’altro lato non è giusto e soprattutto è discriminante togliere la possibilità di sostenere esami fino a fine luglio se lo stesso Ateneo concede ai docenti come ultima data utile il 31 luglio.
Gli studenti di Giurisprudenza cercano delle soluzioni per poter ottenere delle proroghe, lo strumento di cui si sono più spesso serviti è stato un elenco di richiedenti per accedere ad un’altra data ulteriore, non sempre concessa. Purtroppo un mese è un lasso di tempo troppo esiguo per concentrare più di un esame, in questo modo le varie date di diversi esami o si sovrappongono o si separano di pochi giorni, costringendo gli studenti ad un vero “tour de force”. La sessione autunnale presenta lo stesso inconveniente perché le prime date di esami vengono fissate per i primissimi di settembre per poi ultimarsi i primissimi di ottobre.
I rappresentanti degli studenti si ritrovano con le mani legate e non sanno come poter risolvere il problema, magari dando risonanza al fenomeno qualche coscienza si smuove.
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