Attualità

Il 31 ottobre.. ”ai miei tempi” non era Halloween

Ottobre, uno dei miei mesi più belli  se ne va.

Mi sono sempre piaciuti i mesi che finivano con il giorno 31, non lo so, forse per la strana illusione che quel giorno in più rispetto agli altri mesi, fosse un giorno in più da vivere, un’occasione in più. Ad ogni modo ,oggi è il 31 di ottobre, Halloween ,e facebook è inondato di eventi in discoteca e consigli per il make-up e i costumi. Quand’ero bambina io, il 31 ottobre la festa di Halloween non era cosi diffusa. “Ai miei tempi” il 31 ottobre era il giorno che precedeva la festività di Ognissanti; era un giorno in cui il pomeriggio potevi andare in giro e non fare i compiti , e la sera fare più tardi perché l’indomani non c’era scuola e andavi a letto impaziente di scartare i regali che avresti ricevuto il giorno dopo e passare la giornata con i cugini. Si, perché qui in Sicilia, non so nelle altre parti d’Italia, c’era la tradizione di regalare dei pensierini ai bambini,probabilmente per rendere meno triste il giorno della commemorazione dei defunti,un giorno che infondo ci toccava poco, perché i nostri cari all’epoca erano insieme a noi. Cosi giorno 1 ci si ritrovava insieme, si commentavano i doni ricevuti dai genitori , si ricevevano gli altri dagli zii e dai nonni, e molto spesso erano uguali , per non fare particolarità, come la ,la casa di Barbie a valigetta, che noi bambine desideravamo , e che ancora conservo sotto la scrivania, invece di riporla in uno scatolone;ultimo baluardo della mia infanzia. Si giocava, si pensava che presto sarebbero arrivate le vacanze di Natale, si mangiavano (e per fortuna si mangiano anche oggi, gnammy) le rame di napoli e i biscotti chiamati(in maniera troppo macabra secondo me) “ossa di morto”; con i grandi che ci dicevano di morderli piano perché erano durissimi XD. Oggi abbiamo importato la tradizione di Halloween, d’altra parte con i viaggi, internet, i media, le tradizioni non rimangono più confinate nei Paesi d’origine, ma vengono esportate ,si contaminano con altre, e infine alcune si perdono. Personalmente, forse perché non l’ho vissuta cosi tanto fin da piccola, la tradizione di Halloween mi rimane indifferente; non mi piace questo carnevale di streghe, mummie, zombie, soprattutto qui in Italia dove non ha alcun radice storica,culturale e popolare. Tuttavia una rapida ricerca su Wikepedia mi suggerisce che ,cosa che non sapevo, Papa Gregorio III nell’VIII secolo spostò la festività di Ognissanti e la commemorazione dei defunti ai primi di novembre,proprio per conciliare la natura folkloristica di questa tradizione di origine celtica con il Cristianesimo che si andava diffondendo in quelle regioni. Anyway, le tradizioni siano nuove, antiche, importate o non, sono belle perché vengono condivise con gli altri e sono un modo per stare insieme, per cui buon ponte a tutti:)

A proposito dell'autore

Rosa Rita Bellia

Studentessa presso la Facoltà di Farmacia di Catania, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Appassionata lettrice, dedico parte del mio tempo libero a scrivere, tratto di cinema, libri e attualità, i miei principali interessi. Quando posso vado a teatro e partecipo alle mostre e gli eventi culturali della mia città. Per non annoiarmi troppo seguo anche la moda e il design. Credo nella libera informazione come fondamento saldo della democrazia, ho fiducia nel progresso e nella tecnologia se visti come strumenti per la promozione culturale.