
Lโuomo, dunque, รจ sempre piรน vittima della tecnologia e sempre meno capace di vivere al di fuori di essa. Un uomo, quindi, sempre piรน pigro e meccanizzato. La mattina accende il suo personal computer, controlla gli impegni sul palmare dโultima generazione, poi riceve una e-mail sul suo nuovissimo i-phone e cosรฌ viaโฆ
Anche lโuniverso dei bambini รจ cambiato: una volta bastava una bambola o una macchinina telecomandata per regalare loro un sorriso, mentre oggi sono centinaia i video-game che la grande distribuzione offre, proponendo quasi a scadenza settimanale modelli sempre nuovi. Basta accendere la tv, sfogliare un giornale o collegarsi ad internet e si va incontro ad un bombardamento di promozioni, offerte, pubblicitร che invogliano allโacquisto di oggetti sempre piรน innovativi, ma sempre piรน nocivi alla fantasia e allโimmaginazione umana. I-pod, I-phone, lettori portatili di musica, di films..aggeggi strani dalle funzioni piรน stravaganti: ma รจ davvero questo quello che vogliamo? Tra 100 anni lโuomo sarร capace di camminare, respirare, parlare senza utilizzare un oggetto che lo faccia al suo posto? Riusciremo ancora a sognare? Ovviamente per lโumanitร , quello a cui si sta andando incontro รจ un qualcosa di veramente importante perchรจ il progresso ha anche tante note positive in quanto sta rivoluzionando lโambito della medicina e della scienza. Ma la critica nasce al cospetto di unโinvasione troppo frettolosa, troppo accentuata della tecnologia nellโambito di una normalitร che sembra ormai essere scomparsa per sempre.













