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Valeria Fedeli è il nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Arriva in serata la tanto attesa lista dei Ministri, prende forma il Primo Governo Gentiloni. Come previsto la squadra di Governo rimane simile alla precedente con new entry  come quelle di Anna Finocchiaro e Valeria Fedeli, da pochissimo neo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

A sorpresa nominata Valeria Fedeli, che fino a questo pomeriggio non compariva nella lista dei papabili che invece vedeva avanti Gianni Cuperlo e Francesca Puglisi, senatrice alla commissione Cultura, che ha lavorato con il governo Renzi per la riforma della Buona Scuola; Si parlava anche dei “tecnici” s Stefano Paleari, ex presidente della conferenza dei rettori; Andrea Gavosto e Gaetano Manfredi, rettore dell’Università degli studi Federico II di Napoli.

Fra gli altri ministri nominati, arrivano molte conferme. Tra queste quella del ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del ministro della PA Marianna Madia. Conferme anche per Pier Carlo Padoan al Mef e Giuliano Poletti al Lavoro.
Angelino Alfano passa invece dall’Interno agli Esteri e al suo posto sale Marco Minniti. Allo Sviluppo economico resta Carlo Calenda.
Anna Finocchiaro sarà ministro per i Rapporti con il Parlamento. Sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio sarà invece Maria Elena Boschi.

IL PRIMO TWEET DEL NEO MINISTRO

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CHI E’ VALERIA FEDELI

Valeria Fedeli  è una sindacalista e politica italiana, senatrice del Partito Democratico e vicepresidente del Senato.

Sul suo sito scrive

“La definizione che sento più mia l’ha data una volta un giornale: una sindacalista pragmatica.
Sono femminista, riformista, di sinistra. Sono sposata”.

Chi è Valeria Fedeli, “a sorpresa” nuovo ministro della Scuola

Sono nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949. Sono cresciuta in provincia, in un territorio operoso e attivo. Finite le scuole mi sono trasferita a Milano per iscrivermi dove ho conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ho incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. La passione politica, la voglia di battersi per le donne e per il cambiamento democratico erano già parte di me.

Pubblico impiego e tessile sono due grandi scuole, in cui ho imparato a praticare la difesa concreta dei lavoratori costruendo innovazione, governo dei processi di cambiamento.

Ho contribuito con Bersani Ministro dello Sviluppo economico, alla definizione delle Linee guida di politica industriale per la competitività e l’internazionalizzazione del Sistema produttivo della moda italiana.

 

BIOGRAFIA 
Valeria Fedeli inizia la sua attività nel sindacato a Milano alla fine degli anni ’70 entrando nella CGIL. Si trasferisce poi nel 1982 a Roma, per assumere incarichi di segreteria prima nel settore pubblico e poi nel tessile. Dal 2000 fino al 2010 guiderà, come segretaria generale, la categoria dei lavoratori tessili della CGIL e dal 2001 al 2012 è stata presidente del sindacato tessile europeo

Nel 2012 lascia il sindacato per candidarsi, nelle liste del Partito Democratico, come capolista in Toscana per il Senato della Repubblica.

Eletta senatrice nelle elezioni politiche italiane del 2013, il 21 marzo 2013 è eletta Vicepresidente del Senato della Repubblica per il PD, con funzione vicaria in quanto ha ottenuto il maggior numero di preferenze, pari a 134 voti. Siede inoltre nella IV commissione Difesa del Senato.

Tra i vari disegni di legge presentati come primo firmatario si ricorda quello per l’istituzione di una Commissione parlamentare sul fenomeno dei femmicidi e dei femminicidi, che raccolse tra i cofirmatari l’appoggio di molti esponenti di forze politiche anche di opposizione.

In qualità di Vicepresidente vicario, assume le funzioni di Presidente del Senato dal 14 gennaio 2015 per tutta la durata della supplenza di Pietro Grasso, chiamato temporaneamente a svolgere il ruolo di Presidente supplente della Repubblica Italiana. In questa funzione coadiuva la Presidente della Camera Laura Boldrini nella conduzione dei lavori del Parlamento in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana, che porta alla presidenza Sergio Mattarella. È la prima volta nella storia repubblicana che lo scranno presidenziale è presieduto da due donne in qualità rispettivamente di Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Senato della Repubblica.