Aumentano di giorno in giorno le lamentele alle fermate dei bus AMT. Intanto Carlo Lungaro, presidente dell’azienda, dice: “Chiedo scusa alla gente”.
[Best_Wordpress_Gallery id=”241″ gal_title=”Gallery AMT Catania”]Catania sta vivendo una situazione di disagio per i trasporti pubblici. Molte corse sono state cancellate, altre sono state ridotte. I lavoratori protestano per il mancato pagamento dello stipendio da parte dell’azienda, che aspetta l’arrivo dei fondi dalla Regione.
“I lavoratori non hanno ricevuto lo stipendio – spiega Carlo Lungaro – e quindi stanno protestando a modo loro. È una situazione molto particolare, sono in agitazione gli autisti e si stanno mettendo in grave difficoltà. Mi dispiace anche per i lavoratori, perché non se ne rendono conto ma rischiano. Mi dispiace soprattutto per la gente. Posso dare tutte le mie scuse”.
“La Regione ci deve dare 40 milioni – continua il presidente dell’AMT – Mi dispiace per la gente, perché eravamo riusciti a conquistare la clientela e eravamo migliorati nella vendita dei biglietti, siamo riusciti a recuperare il 30 per cento della gente che non pagava. Avevamo fatto davvero un buon lavoro”.
Intanto cittadini e studenti stanno facendo i conti con questa realtà. Tantissime in questi giorni le segnalazioni dei ragazzi che vorrebbero utilizzare i bus AMT per andare a lezione, ma che non possono. I minuti diventano ore di attesa e poi, quando il bus arriva, non è utilizzabile perché troppo pieno. Ogni giorno escono circa 60 vetture, un numero chiaramente troppo ridotto per garantire un servizio adeguato. Leggi anche AMT – Ritardi e bus inaccessibili: la denuncia di uno studente
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