Il mondo universitario è sempre denso di polemiche, di scandali, di inchieste, un po’ come tanti altri mondi italiani. In uno degli ultimi polveroni sollevati, è stata coinvolta anche l’ANVUR, l’agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca, che ha recentemente eletto ed annunciato il proprio prossimo presidente.
Il nuovo nome è il bandolo della matassa: Paolo Miccoli, ordinario di chirurgia generale presso l’Università di Pisa, era stato vittima di uno scoop nazionale, alimentato anche dalla nota trasmissione “Le Iene”. Il professore pisano era stato accusato di aver vinto, col trucco, un concorso. Non proprio un concorso qualsiasi, anzi: il professore riveste attualmente l’incarico di consigliere ANVUR, con uno stipendio di oltre 170.000 euro annui complessivi, posizione guadagnata proprio grazie all’esame contestato. All’epoca dei fatti, si contestava a Miccoli di aver riportato, nel proprio elaborato, frasi che non erano farina del suo sacco: su questa accusa, il prof. si era difeso più volte, dicendo che aveva solo dimenticato le virgolette, necessarie per riportare una citazione, cercando di manifestare la bontà delle proprie intenzioni.
Sul caso è tornato anche il blog accademico Roars.it, tra i primi a dare la notizia, che precisa come per l’agenzia nazionale, nota anche per l’elaborazione dei concorsi post-universitari, il nome di Miccoli fosse l’unico in grado di rilanciare l’immagine della carica, sempre più screditata. Miccoli non è mai tornato a parlare delle polemiche e, oltre le formali giustificazioni rivolte alla stampa, non ha mai presentato formali dimissioni – come gli era stato suggerito – né sembrerebbe intenzionato a rinunciare al nuovo incarico, che dovrebbe comportare un “sensibile” aumento di stipendio, passando a 210.000 euro annui, stando a quanto dichiarato da Roars. Il nuovo presidente è atteso per l’insediamento formale il prossimo 8 gennaio.