Si abbassano le tasse universitarie per gli studenti dell’Ateneo catanese, che dal prossimo anno accademico faranno i conti un nuovo sistema di calcolo.
L’Università di Catania, per il calcolo delle tasse, dall’anno accademico 2017/18, distinguerà tre figure: gli studenti iscritti al primo anno accademico, gli studenti regolari e con crediti, gli studenti irregolari. A confermalro è la Guida dello studente, pubblicata sul sito dell’Ateneo di Catania.
La distinzione degli iscritti in tre categorie sarà funzionale al calcolo delle tasse universitarie.
In particolare, si terrà conto della distinzione tra studenti in corso e studenti fuori corso. Quest’ultimi dovranno pagare una cifra maggiorata rispetto a chi è iscritto all’università da un numero di anni non superiore alla normale durata del corso di studio aumentata di uno. Ma non basta: per risultare studente regolare occorrerà avere un numero di crediti prestabilito dall’Ateneo, che attestino il superamento dell’anno accademico.
Gli studenti irregolari sono, invece, coloro che non riescono a soddisfare il criterio di regolarità di iscrizione o che non possiedono i crediti necessari.
Nel dettaglio, non è più prevista una prima rata della tassa di iscrizione. Entro il 10 ottobre tutti saranno tenuti a pagare 140 euro di tassa regionale per il diritto allo studio, 16 euro dell’imposta di bollo e dei diritti di assicurazione, 3 euro di Siae. Insomma, tutti gli iscritti dovranno versare una quota di 159 euro. A questa, che rappresenta la quota fissa, va aggiunta quella variabile, che dipende dal valore dell’Isee, dai crediti conseguiti e dalla regolarità degli anni di iscrizione all’università.
Per sapere quanto si pagherà, ogni studente dovrà presentare la documentazione Isee entro il 28 dicembre 2017.