Seconda edizione del workshop dedicato agli studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche: “Language, Heart & Mind”, evento di respiro internazionale che vedrà protagonisti docenti di atenei italiani e non, per gli studenti dell’Università di Catania.
Dopo la prima edizione, tenutasi il 30 marzo 2017, è stata organizzato nuovamente il workshop incentrato sugli english studies universitari, che stavolta si svilupperà in due giornate – il 23 e 24 ottobre 2017 – nella sala del Coro di Notte del Monastero dei Benedettini. Tra gli organizzatori e le organizzatrici dell’evento i Proff. Salvo Ciancitto, Donata Cucchiara, Iain A. Halliday, Valeria Monello, Giuliana Russo, Marco Venuti e Francesca Vigo.
Evento fondamentale per il nostro ateneo, grazie al programma che vede trattare argomenti tra i quali: investigating the lexis of emotions across languages and discourses, the female voice in the TV political debates, nothing the un-namable: language and emotions in WWI posters.
Inoltre, ad arricchire l’evento contribuisce il ventaglio di ospiti, docenti di atenei a livello nazionale ed internazionale tra cui figureranno i proff. Scott Burnett dell’Università di Witwatersrand in Sudafrica, Tommaso M. Milani dell’Università di Gothenburg in Svezia e Amanda Murphy dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Il Prof. Iain A. Halliday, docente di contemporary english al corso di Lingue e letterature comparate, ha parlato ai microfoni di LiveUnict di questa nuovo evento.
Quale è stata l’esperienza dopo il convegno organizzato a marzo dell’anno scorso?
Colleghi e studenti hanno apprezzato l’esperienza stimolante. Ci rendiamo conto che ci troviamo in periodo di lezioni, ma gli studenti possono trarre beneficio da un’esperienza che li apre ad un mondo che non sempre hanno l’opportunità di conoscere.
Quale collegamento tiene insieme Linguaggio, Cuore e Mente?
Parliamo di termini definiti “Umbrella terms”. Il titolo dell’evento vuole accennare al fatto che l’approccio allo studio linguistico non è soltanto scientifico, ma comprende elementi che riguardano le emozioni.
Che valore ha un evento come questo per l’Università di Catania?
L’Università ha la possibilità di cogliere questa occasione e sfruttarla al meglio, per dare al dipartimento e per estensione all’Ateneo un’apertura a nuovi orizzonti che possano arricchire il nostro ambiente universitario.
Quanto è importante creare una rete di cooperazione dei docenti a livello nazionale ed internazionale?
Diversi colleghi di università straniere parteciperanno attivamente al progetto. Sono occasioni per capire cosa accade nel mondo universitario a livello di pensiero e di ricerca.
Quali sono gli obiettivi ed i progetti futuri?
Abbiamo voglia di dare visibilità alle materie di lingua inglese, abbiamo voglia di coinvolgere gli studenti di Catania sempre di più. L’obiettivo è anche quello di dare una continuazione ad un progetto iniziato lo scorso anno e che si spera di portare avanti proprio al fine di dare ai docenti l’opportunità di conoscere altre realtà al di fuori della propria, e agli studenti di consegnare loro strumenti con i quali poter essere in grado di vivere una vita universitaria aperta ad iniziative che possano essere occasione di crescita personale ed accademica.
“If you talk to a man in a language he understands, that goes to his head. If you talk to him in his language, that goes to his heart”.
(Nelson Mandela, ex presidente del Sudafrica)