La sola laurea non basta più, secondo il decreto del Miur del 10 agosto 2017 bisogna aggiungere altri cfu e dunque altri esami post lauream.
Il decreto n.616 pubblicato dal Miur il 10 agosto per definire i programmi e i costi del 24 cfu indispensabili per accedere al concorso a cattedra 2018 ha creato non poco scompiglio tra gli studenti universitari che si sono ritrovati ad aggiungere materie da studiare anche dopo aver conseguito la laurea. Infatti si tratta di discipline antropo–psico–pedagogiche e relative a metodologie e tecnologie didattiche che tutti coloro che vogliono intraprendere la carriera scolastica dovranno mettere in bagaglio. Buone notizie per chi deve ancora terminare gli studi, infatti per i laureandi questi cfu saranno a costo zero, da aggiungere semplicemente al piano di studi come crediti extra curriculari. Per chi invece ha già completato, gli studi per integrare gli esami dovrà pagare una cifra massima di 500 euro calibrata sulla base del reddito e del numero di crediti da conseguire.
Per acquisire i cfu necessari ci si dovrà rivolgere ad enti interni all’ università o all’ Alta formazione artistica, musicale e coreutica. La possibilità di acquisire i crediti per via telematica è limitata ad un massimo di 12 cfu, inoltre è previsto un riconoscimento dei crediti conseguiti nell’ambito di master, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione. Quali ambiti disciplinari riguardano questi 24 crediti formativi universitari?
I settori sono quattro:
- Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;
- Psicologia;
- Antropologia;
- Metodologie e tecnologie didattiche.
Questi obiettivi formativi sono definiti nell’allegato A del decreto, mentre l’allegato B riguarda i contenuti e le attività formative relative ai settori scientifico – disciplinari per ogni classe di concorso. L’allegato C infine è dedicato all’area artistica. Nel decreto si legge inoltre che non dovranno acquisire i 24 crediti i non abilitati con almeno tre anni di servizio né i docenti aventi i requisiti per partecipare alla fase transitoria prevista dal D.lgs n. 59/2017.
N.B. è comunque consigliabile aspettare comunicazioni ufficiali dal proprio Ateneo in merito ai 24 CFU.