“Impegno e sacrificio per raggiungere traguardi importanti, nello sport come nello studio,”: questa la ricetta che ha consentito a due studentesse dell’Ateneo catanese, Rossella Fiamingo e Dalila Mirabella, di divenire rispettivamente la campionessa del mondo di spada in carica e la miglior giocatrice italiana di hockey femminile, campione d’Italia 2014 con l’HCU Catania.
Le due atlete sono state ricevute questa mattina in Ateneo dal rettore Giacomo Pignataro, affiancato dal prorettore Alessandra Gentile e dal direttore generale Federico Portoghese, che si è congratulato con loro per i prestigiosi risultati raggiunti. Presenti all’incontro anche il presidente del Cus Catania Luca Di Mauro e il ‘maestro’ Gianni Sperlinga, allenatore personale della Fiamingo.
“Credo molto nel valore dello sport come strumento di educazione e crescita umana – ha affermato il rettore Pignataro -, e come dimensione che richiede continuamente di fissare dei traguardi e di poterli raggiungere attraverso l’allenamento, il rispetto delle regole, il ‘gioco di squadra’, l’esempio dei migliori”. Rossella, 23 anni, è allieva del 2° anno del corso di laurea in Dietistica, e ha riportato l’Italia sul tetto del mondo in una disciplina tra l’altro molto difficile, la spada, dopo molti anni. Dalila – diciannovenne – frequenta Fisioterapia alla Cittadella universitaria oltre che il campo Dusmet, e ha appena rifiutato una ghiottissima proposta da un campus americano pur di rimanere a studiare e ad allenarsi nella sua amatissima Catania. Entrambe hanno sottolineato però quanto sia difficile conciliare lo studio e la frequenza obbligatoria delle lezioni con gli impegni per allenamenti e gare, a differenza di quanto avviene proprio negli Stati uniti.
“Nei college statunitensi – ha ricordato il rettore – è proprio lo sport a creare un fortissimo rapporto di identità e di appartenenza tra gli studenti e le proprie università. Attraverso il Cus Catania e il Comitato per lo sport universitario, noi stiamo cercando di estendere quanto più possibile la partecipazione degli studenti alle attività sportive d’Ateneo, intese anche come importante fattore di aggregazione e socializzazione. Proprio in quest’ottica – ha concluso rivolgendosi a Rossella e Dalila, prima delle foto ricordo – voi siete delle ottime testimonial per la nostra università, dimostrando che a qualunque latitudine geografica è possibile ottenere dei significativi risultati, gli stessi che auspichiamo per tutti i nostri studenti nei loro settori di studio e professione”.
Ufficio Comunicazione e Stampa Unict