È stato aggredito dalla mamma di un bambino. Succede proprio a Catania, dove il preside della scuola Livio Tempesta è stato colpito con graffi e botte perché non aveva permesso a un bambino di 8 anni, che frequentava l’istituto, di tornare a casa da solo.
Il preside, Tarcisio Maugeri, di 41 anni, ha dovuto recarsi con urgenza al Pronto soccorso per essere medicato. “Non appena si sarà rimesso la verrò a trovare a scuola: dobbiamo intensificare i segnali di legalità“, ha detto il sindaco Enzo Bianco. Lo stesso istituto, la scorsa estate, era stato vandalizzato.
“In quell’occasione – spiega Bianco – fui concorde con la definizione data dal preside Maugeri, che aveva paragonato la scuola a una casa. E spiegai che la scelta di non chiudere l’istituto vandalizzato voleva essere un tributo alla grande generosità di insegnanti, dirigenti, personale non docente, famiglie che affidano il futuro dei loro ragazzi alla scuola. La Livio Tempesta continua a rappresentare per noi un baluardo di legalità. E bene ha fatto il preside a ribadire la necessità di far rispettare le regole. Dobbiamo però far sì che questo non ci porti a penalizzare chi ha dei problemi. Ecco perché abbiamo allo studio una serie di progetti per sostenere le famiglie in difficoltà”.
“Puntiamo – ha detto Valentina Scialfa, l’assessore alla Scuola – su incontri specifici che stiamo programmando nei quartieri con maggiori difficoltà per dare ascolto alle esigenze dei genitori. A volte certi problemi emergono improvvisamente e in maniera drammatica a causa dell’urgenza, quando potrebbero essere affrontati con maggiore serenità. Contiamo molto poi sul coinvolgimento della rete del volontariato, che potrebbe aiutarci a sciogliere molti nodi importanti”.