Torna come ogni anno ad ottobre la Campagna nastro rosa della Lilt (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) allo scopo di avvicinare sempre più donne agli esami di screening per una diagnosi precoce del tumore alla mammella; esami che, spesso, fanno la differenza nell’evoluzione della malattia; ad oggi infatti la guaribilità del tumore al seno è circa del 80-85% e questo sottolinea l’importanza della prevenzione, che deve diventare uno stile di vita a partire dalle giovanissime. Quindi messe da parte le fatiche della sessione autunnale è giunto il momento di dedicare un po’ di tempo a se stesse.
Il tumore al seno è uno dei più diffusi, in Italia ogni anno sono diagnosticati 50.000 casi; tra le donne poi di età compresa tra i 25 e i 45 anni è stato registrato un incremento del 30%. Questa in effetti, come spiega il prof. Schittulli, presidente della Lilt, è la fascia più debole perché attualmente esclusa dal programma di screening previsto dal Servizio Sanitario Nazionale che include le donne comprese tra i 50 e i 69 anni.
La prevenzione, come da anni insistono gli esperti a spiegare, inizia con uno stile di vita sano, che significa quindi evitare abitudini scorrette e assumerne altre che di contro possono aiutarci a scongiurare malattie pericolose. Nel caso del tumore al seno i fattori di rischio sono:
- Terapia ormonale sostitutiva , quindi un elevato consumo di farmaci a base di estrogeni e progesterone;
- Obesità, nel tessuto adiposo in eccesso infatti viene prodotta una maggiore quantità di insulina ed estrogeni che favoriscono la proliferazione cellulare alla base dello sviluppo del cancro;
- Scarsa attività fisica, lo sport infatti permette di controllare il peso, aumenta le difese immunitarie e regolarizza i rapporti ormonali;
- Scarso consumo di frutta e verdura , è ormai noto che il consumo di alimenti ricchi di grassi e zuccheri raffinati aumenta il rischio di sviluppare un tumore.
- Consumo di alcol e fumo.
Un corretto stile di vita deve essere poi accompagnato da alcuni esami che è possibile sia eseguire autonomamente che a casa. È importante fin dai 20-25 anni eseguire mensilmente l’autopalpazione, a questa però deve seguire la visita senologica da uno specialista. Inoltre, spesso, l’ecografia mammaria che permette di scongiurare il rischio di tumori non palpabili. Durante l’autopalpazione bisogna fare attenzione ad alcune caratteristiche del seno quali: la cute della mammella o dell’areola sembra alterata, arrossata, ispessita o retratta;
- Il capezzolo appare retratto;
- Comparsa spontanea di secrezioni dal capezzolo, soprattutto se sierosa o ematica;
- La mammella appare arrossata ed aumentata di volume;
- la cute della mammella o dell’areola sembra alterata, arrossata, ispessita o retratta;
- Alla palpazione della mammella o del cavo ascellare se si nota la comparsa di una tumefazione.
Fonte: Lilt