Dal prossimo anno accademico anche nell’Ateneo di Catania dovrà essere inserito l’indicatore ISEE-U nell’autocertificazione reddituale.
Stando ad una nota che riporta quanto deciso dalla collaborazione tra il Magnifico Rettore Giacomo Pignataro, il Dirigente dell’Area Didattica Dott. Giuseppe Caruso, i docenti delegati alla didattica, i rappresentanti Stefano Orlando (Senato Accademico) e Gabriele Monterosso (Consiglio d’Amministrazione), che hanno attenzionato tale problematica facendo riferimento anche a ciò che è accaduto in altri atenei, si riporta la decisione presa al proposito del tema trattato: cambio di indicatore economico da utilizzare all’interno dell’autocertificazione reddituale.
“Si annuncia, quindi, la novità – ha dichiarato il Consigliere d’Amministrazione Gabriele Monterosso – che dal prossimo anno gli studenti dovranno inserire, nella compilazione dell’autocertificazione reddituale, l’indicatore ISEE-U come previsto dal Dlgs n. 68/2012 sul diritto allo studio. Tuttavia, tale indicatore per il prossimo anno non avrà alcun effetto sulla collocazione delle fasce reddituali, utilizzato soltanto come parametro statistico al fine di valutare, in un tavolo tecnico, se comporterà un aumento di tasse per le fasce più deboli“.
Tale indicatore porterebbe ad un aumento silente delle tasse universitarie, in quanto esso non tiene in considerazione di tutti quegli esoneri previsti, attualmente e per il prossimo anno, dall’ICE. Se ciò avvenisse potrebbe verificarsi, inoltre, un illegittimo sforamento del massimale del 20% della contribuzione studentesca sui fondi dello Stato all’Università, così come previsto dal DPR n. 306/1997.
“Per tali ragioni, prima che l’indicatore venga usato come parametro di modulazione delle fasce reddituali – conclude Monterosso -, sarà istituito un tavolo tecnico, con la presenza delle Rappresentanze studentesche, che esaminerà l’opportunità dell’inserimento o meno di tale indicatore“.