Agnese Moro, figlia del segretario della Democrazia cristiana rapito e ucciso dalle Brigate Rosse, e l’ex brigatista Adriana Faranda, si confronteranno sulle vicende degli anni di piombo, vicende che hanno segnato per sempre le loro vite e la stessa storia politica del Paese.
S’intitola “Il percorso del perdono” l’incontro che si terrà lunedì 20 giugno nell’anfiteatro della Scuola Superiore di Catania (a Villa San Saverio), promosso dalla Scuola e dai Rotary Club Area Etna. Interverranno il presidente della Ssc Francesco Priolo, il presidente del Rotary Club Catania Ovest Alberto Pasqua, il governatore del Rotary Distretto 2110 Francesco Milazzo, il vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Catania Gaetano Zito, il gesuita Guido Bertagna, moderati dal giornalista Piero Maenza.
Agnese Moro dal 2006 ad oggi ha incontrato più volte, in convegni ed incontri, ex brigatisti. Nel 2012 portò tre ex brigatisti, dei quali due erano killer della strage di via Fani, sulla tomba del padre, nel piccolo cimitero di Torrita Tiberina a nord di Roma.
Adriana Faranda svolse un ruolo importante durante il sequestro Moro, ma scelse di opporsi all’omicidio dello statista. Nel maggio del 1979 venne arrestata e, grazie alla “dissociazione”, beneficiò degli sgravi di pena. Uscì in libertà condizionale nel 1994. Oggi è una donna libera che ha scontato la sua pena e svolge ogni giorno l’attività di programmatrice informatica.