L’iscrizione a un corso di laurea comporta sempre un legame, un filo diretto con il futuro. La domanda che permane costantemente è: troverò lavoro dopo la laurea? Ecco che per questo motivo abbiamo analizzato i dati Almalaurea. Di seguito troverete un quadro generale in cui è possibile notare quali sono le percentuali di laureati che effettivamente hanno seguito positivo.
La panoramica seguente rispecchia i dati relativi a commercialisti ed esperti in contabilità, cioè studenti che hanno intrapreso un percorso di studi in ambito Economico-statistico. Secondo i dati, sono 853 laureati di secondo livello del 2009 che a cinque anni dalla conquista del titolo lavorano come commercialisti ed esperti in contabilità. Stiamo parlando del 53% di laureati uomini che nella maggioranza dei casi trovano lavoro al Nord.
L’età media di laurea si aggira intorno ai 27 anni e nel 92% dei casi al più chiudono i libri entro un anno fuori corso (l’83% per il complesso). Il voto medio di laurea è di poco inferiore a quanto registrato per il complesso dei laureati (106,3 contro 107,6) e nel loro curriculum non mancano stage e tirocini compiuti durante gli studi (49% contro 53% della media), e qualche esperienza internazionale (16% contro il 20%.)
Per quanto riguarda il mondo del lavoro, l’ingresso arriva in tempi abbastanza lunghi: la prima occupazione, nonostante in molti abbiano iniziato a lavorare (62%) dopo il conseguimento della laurea, è raggiunta infatti in 9,7 mesi. Questi tempi dilatati sono collegati al fatto che i neo dottori si trovano impegnati in attività di formazione post laurea: tirocini e praticantati (74%), stage in azienda (19%), collaborazioni volontarie (10%) o master non universitari (8%), fondamentali per l’avvio dell’attività libero professionale, intrapresa dal 64% dei laureati (è il 23% per il complesso). Non a caso su un totale stabile dell’89% (è il 70% della media) solo il 26% conti su un contratto a tempo indeterminato.
Il mercato del lavoro al quale puntano i laureati è quello privato: 97% contro il 73% della media, con uno stipendio mensile netto superiore alla media, 1.497 euro contro i 1.336 euro del complesso.