Bonus libri: confermato anche per il 2026 il bonus libri! Questa potrebbe diventare una delle novità più rilevanti della Legge di Bilancio 2026 sul fronte scuola.
La misura, attualmente inserita nelle riformulazioni della manovra, nasce con un obiettivo preciso: ridurre il peso della spesa per i libri scolastici, una delle voci più onerose per le famiglie con figli alle scuole superiori. Non si tratterà però di un contributo automatico o universale. Il bonus sarà gestito dai Comuni, con modalità operative che verranno definite nei prossimi mesi. Vediamo cosa sappiamo finora su destinatari, requisiti e funzionamento.
Bonus libri, a chi spetta
Il bonus libri 2026 è pensato per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, quindi:
- licei
- istituti tecnici
- istituti professionali
Il requisito economico fondamentale sarà l’ISEE, che non dovrà superare i 30.000 euro. La misura è quindi rivolta alle famiglie con redditi medio-bassi, con l’intento di favorire il diritto allo studio e ridurre le disuguaglianze di partenza. Un aspetto importante riguarda la non cumulabilità : il contributo dovrebbe essere riservato a chi non ha già ricevuto altri aiuti pubblici per la stessa spesa, evitando così sovrapposizioni con bonus o rimborsi simili.
Bonus libri, quali poter comprare con l’incentivo
Il bonus sarà utilizzabile esclusivamente per i libri scolastici adottati ufficialmente dalla scuola, presenti nelle liste di adozione. L’obiettivo è coprire, almeno in parte, i costi dei testi realmente necessari per l’anno scolastico.
Un punto rilevante è che il bonus libri 2026 potrà essere usato anche per:
- libri digitali
- ebook
- versioni online dei manuali
- codici digitali associati ai testi cartacei
Una scelta che tiene conto dell’evoluzione della didattica e delle nuove modalità di studio.
Bonus libri, come funzionerà la domanda
L’erogazione del bonus libri 2026 avverrà a livello comunale, con ogni Comune responsabile di diversi passaggi del processo. Saranno infatti i Comuni a pubblicare i bandi, raccogliere le domande, verificare i requisiti e, infine, distribuire le risorse alle famiglie che ne hanno diritto. In sostanza, il meccanismo di erogazione sarà simile a quello di altri contributi locali già esistenti.
Per questo motivo, è importante prepararsi in anticipo, tenendo pronti documenti come l’ISEE aggiornato e la documentazione familiare, oltre a prestare attenzione agli avvisi ufficiali pubblicati dal proprio Comune.
I fondi a disposizione
Le modalità precise per fare richiesta verranno chiarite solo con i provvedimenti attuativi, ma è già noto che il bonus libri 2026 sarà finanziato con un fondo di 20 milioni di euro, destinato ai Comuni. Le risorse saranno poi distribuite su tutto il territorio nazionale, con la gestione che potrebbe variare in base alla distribuzione dei fondi locali. Le regole operative saranno definite da un decreto del Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo decreto stabilirà i criteri definitivi per l’accesso al bonus, le modalità di ripartizione delle risorse, gli importi del contributo e le regole di rendicontazione e monitoraggio.
Si ricorda che al momento non sono ancora noti gli importi per singola famiglia, le finestre temporali per la domanda né eventuali priorità .













