Pubblicata la bozza di Manovra, che dovrà essere approvata in Parlamento, con l’ok definitivo che dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2025. Tra le novità emerse dall’ultima bozza della legge, una riguarda in particolare i docenti della scuola secondaria di I e II grado. In particolare, si prevede lo stop alle supplenze temporanee per le assenze brevi dei docenti. Nel dettaglio tutte le novità a riguardo.
Supplenze brevi nelle scuole secondarie
Secondo la bozza della Manovra 2026, in caso di supplenze brevi su posto comune nella scuola secondaria di I e II grado, ovvero tutte le supplenze con una durata inferiore ai 10 giorni, diventerà obbligatorio per il Dirigente Scolastico garantire la copertura delle ore mediante l’impiego dell’organico interno, anziché ricorrere ai supplenti. Questa disposizione non sarà più una facoltà , ma un obbligo, salvo che vi siano motivate esigenze di natura didattica che giustifichino una diversa soluzione. In pratica, gli insegnanti della scuola secondaria saranno chiamati a sostituire i colleghi assenti utilizzando ore di potenziamento o rimodulando l’orario.
Contenere spese pubbliche e ottimizzare risorse
L’obiettivo di questa nuova proposta di legge è quello di contenere la spesa pubblica e ottimizzare le risorse già disponibili all’interno delle scuole. Tuttavia, tra i principali effetti temuti vi sono un incremento del carico di lavoro per i docenti di ruolo, un’importante riduzione delle opportunità di lavoro per i supplenti brevi, e una complicazione ulteriore nella gestione organizzativa degli istituti, che già si troveranno gestire nuove pressioni.
Per quanto riguarda invece le supplenze brevi sui posti di sostegno e nella scuola primaria e dell’infanzia, nulla cambia: in queste aree, i Dirigenti Scolastici manterranno la facoltà di avvalersi di personale interno per la sostituzione dei colleghi assenti, ma non saranno obbligati a farlo, come invece accadrà nella scuola secondaria.













