I segretari generali di Uil, UilT e UilTemp Catania, Enza Meli, Salvo Bonaventura e Andrea Mantegna, sono intervenuti per segnalare la difficile situazione in cui versano numerosi lavoratori e lavoratrici del territorio catanese. Hanno evidenziato come, con l’emergenza caldo ormai quotidiana e l’allarme per gli effetti dello shock termico, solo adesso si stia prestando attenzione a queste persone. I rischi, spiegano, sono particolarmente elevati per chi svolge mansioni all’aperto e nelle ore centrali della giornata, ma troppo spesso le istituzioni si ricordano di loro solo nei momenti critici.
Le dichiarazioni Uil
“Vogliamo rilanciare da Catania, non a caso da un luogo simbolo del lavoro-vero-che-non-c’è qual è Catania, la protesta ribadita ancora in questi giorni dalla nostra organizzazione nazionale per il paradosso sofferto da chi, come i rider, riceve da alcune aziende trattamento da autonomo mentre, di fatto, è dipendente da un algoritmo che assegna loro consegne e tempi ma senza le tipiche tutele garantite dalla contrattazione. Così, sono rimasti esclusi dalle protezioni previste dal Protocollo sui rischi climatici firmato dai sindacati e dal ministro Calderone. Così, vengono discriminati rispetto ai colleghi dipendenti da società di consegne che da tempo hanno riconosciuto l’applicazione del contratto del Trasporto merci e logistica”. Questo quanto dichiarato dagli esponenti Uil.
Oltre 40 ore settimanali e caldo cocente
Meli, Bonaventura e Mantegna concludono la loro dichiarazione: ” i ridercassicurano in bici, in auto, in scooter un servizio che ha straordinario valore sociale, non solo economico. E in questo periodo operano spesso nelle fasce più calde della giornata. In cambio, molti raggiungono mensilmente un reddito inferiore ai mille euro pur superando persino le 40 ore settimanali. Anche in nome loro la Uil, il Sindacato delle Persone, ha lanciato con il suo leader PierPaolo Bombardieri ha lanciato la campagna #noailavoratorifantasma e rivendica da sempre retribuzioni dignitose, sicurezza e contratti adeguati oltre che, particolarmente adesso, forniture di acqua e dispositivi individuali di protezione”.












