Si è svolta ieri a Palazzo Minoriti, sede della Città Metropolitana di Catania, una conferenza provinciale permanente presieduta dal Prefetto Maria Carmela Librizzi. Al centro dell’incontro, il nuovo decreto ministeriale “autovelox” dell’11 aprile 2024, che stabilisce nuove modalità di installazione e utilizzo dei dispositivi di controllo della velocità sulle strade italiane. Alla riunione hanno partecipato il vice sindaco di Catania, Paolo La Greca, i dirigenti della polizia stradale della Sicilia Orientale e di Catania, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, della Città Metropolitana, dei Comuni della provincia e di Anas Catania.
Una pianificazione condivisa per la sicurezza
Il Prefetto Librizzi ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di una strategia coordinata per individuare le strade su cui installare gli autovelox. La Prefettura ha già avviato un’analisi dei dispositivi attualmente presenti sul territorio, con l’obiettivo di adeguarli ai criteri imposti dal decreto. Fondamentale, ha ribadito, sarà la collaborazione tra forze dell’ordine, enti locali e organi accertatori per garantire un’applicazione efficace e omogenea della normativa.
La velocità e gli incidenti: i dati preoccupanti
Nel corso dell’incontro, il vice sindaco di Catania, Paolo La Greca, ha evidenziato l’importanza della sicurezza stradale, sottolineando come la limitazione della velocità sia un fattore determinante nella riduzione degli incidenti. Ha citato il caso della Circonvallazione di Catania, dove l’installazione di autovelox ha disincentivato comportamenti pericolosi alla guida.
Nicola Spampinato, dirigente della polizia stradale della Sicilia Orientale, ha illustrato i dati sugli incidenti del 2024, evidenziando che la maggior parte è stata causata dall’eccesso di velocità e dall’uso del telefono cellulare mentre si guida. Ha quindi sollecitato un’azione congiunta tra le polizie locali per garantire il rispetto del Codice della Strada.
La necessità di un maggiore controllo della velocità è stata sottolineata anche alla luce degli ultimi tragici incidenti avvenuti nella Regione. Sulla strada Ragusa-Catania, un violento scontro tra un van e un furgone ha causato la morte di tre persone, tutte residenti ad Adrano (Ct), e il ferimento grave di altre cinque. L’incidente, avvenuto su un tratto noto per la sua pericolosità , ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’importanza di interventi tempestivi per prevenire ulteriori tragedie.
Questi episodi drammatici confermano l’urgenza di adottare misure più rigide per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni.
Monitoraggio e nuovi criteri di installazione
La dirigente della polizia stradale di Catania, Sanfilippo, ha presentato un’analisi dell’incidentalità degli ultimi cinque anni, sottolineando l’importanza di un monitoraggio costante e della trasmissione dei dati tramite il sistema informativo S.I.P.S. A seguire sono stati illustrati i criteri introdotti dal nuovo decreto ministeriale e annunciato l’avvio di un monitoraggio sulle strade che saranno incluse nel decreto prefettizio. I Comuni sono stati invitati a collaborare attivamente, segnalando le aree a rischio.
Un dibattito per il futuro della viabilitÃ
L’incontro si è concluso con un confronto tra i rappresentanti dei vari Comuni, volto a chiarire dubbi interpretativi e a definire le prossime azioni da intraprendere. Il Prefetto Librizzi ha esortato gli enti locali a completare rapidamente la raccolta dei dati richiesti, così da consentire l’adozione del decreto prefettizio e una regolamentazione efficace degli autovelox sul territorio provinciale.
Con il nuovo decreto, l’obiettivo è rendere le strade più sicure e ridurre drasticamente il numero di incidenti, puntando su una prevenzione efficace e su un maggiore controllo del rispetto dei limiti di velocità .













