Giulia, Serenella, Rosa, Lucia, Pierpaolaโฆ
I puntini di sospensione, purtroppo, sono dovuti, perchรฉ questo elenco non conosce fine. Questi nomi potrebbero non significare alcunchรฉ alle orecchie dei piรน, eppure recano con sรฉ un peso assai gravoso, che trasuda tutta la vergogna e il disonore di un fenomeno con cui ci scontriamo quotidianamente.
Ogni giorno, รจ sufficiente guardare il TG, leggere un giornale o ascoltare la radio per imbattersi nelle storie, dai tragici risvolti, di donne vittime di violenza, strappate via a questo mondo, che con loro ha mostrato il suo volto piรน crudele. E, anche quando lโepilogo non รจ costituito dalla parola โmorteโ, le vicende sconquassano completamente la vita delle vittime, spaccandola in due e provocando una ferita che, a fatica, si rimarginerร . Notizie continue, che si rincorrono, veloci, una dietro lโaltra, e che alimentano la dilagante piaga sociale della violenza di genere, che non conosce tregua.
Il report ministeriale del luglio 2024
Il report del Ministero dellโInterno โ Dipartimento della pubblica sicurezza, pubblicato nel luglio 2024, evidenzia i dati relativi alla violenza di genere, riferiti, in particolar modo, al periodo compreso tra il 1ยฐ gennaio ed il 30 giugno 2024, ponendo un confronto con il medesimo semestre dellโanno precedente (2023).
Dal raffronto emergono risultati dalla duplice natura: piรน consolanti sono le diminuzioni dellโ8% degli atti persecutori (da 9.359 a 8.592) e del 2% delle violenze sessuali (che passano da 2.991 a 2.923); dโaltro canto, perรฒ, cresce la preoccupazione con riferimento allโaumento dei maltrattamenti contro familiari e conviventi, che, dal numero di 11.808 crescono fino a raggiungere i 12.424.
Nei primi sei mesi dellโanno in corso, si รจ assistito al progressivo aumento, rispetto ai corrispondenti mesi del 2023, delle โnuoveโ ipotesi delittuose, contemplate dal Codice Rosso del 2019; tra esse, si ricordano quelle costituenti violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, la costrizione o lโinduzione al matrimonio. In riferimento al delitto di deformazione dellโaspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, si registra, al contrario, un lieve calo, pari al 9 %.
L’autore del delitto
Nella maggior parte dei casi, รจ il marito, il compagno, lโex, il partner occasionale, ad assumere il volto dellโaggressore e a macchiarsi col sangue della donna che sosteneva di amare. In altri casi, invece, la mano รจ quella dei figli, dei conoscenti, dei padri. Nonostante si utilizzi soprattutto il maschile per indicare il responsabile, non mancano le volte in cui sono le stesse donne ad uccidere, perfino le madri che, seguendo una direzione del tutto innaturale e neanche lontanamente immaginabile, infondono orrore, anzichรฉ amore, nella vita dei propri figli.
Il “perchรฉ” del delitto
Molteplici sono i moventi che guidano la mano degli autori di questi atroci reati: gelosia, ossessione, possesso, vendetta. Tutte ragioni, queste, che mal si conciliano con lโidea di amore e con il clima che โ il condizionale รจ dโobbligo, ahimรจ โ dovrebbe animare ogni rapporto. Si sviluppa, in tal modo, una logica malsana che, ben lungi dallโarricchire lo spirito del singolo individuo e dal farlo elevare sempre di piรน, contribuisce ad alimentare le paure, facendo prevalere la totale incapacitร di accettare la fine della propria relazione o la riacquistata felicitร dellโex compagna tra le braccia di un altro uomo. Dai dati appare chiaro quanto, in alcuni casi, giochi un ruolo fondamentale la particolare condizione in cui il singolo si trova, soprattutto se contraddistinta da malattia, solitudine e problematiche psichiatriche.
Etร delle vittime
Anche sul versante dellโetร delle vittime, non si conosce limite alcuno, colpendo indistintamente tutte le fasce. Tra le donne uccise nei primi quattro mesi del 2024, ad esempio, 8 di loro avevano unโetร compresa tra i 41 e i 50 anni, 9 erano ultrasettantenni, mentre la vittima piรน piccola aveva unโetร al di sotto dei 7 anni addirittura.
I dati del semestre gennaio – giugno 2024
Sulla base di ciรฒ che risulta dal documento ministeriale, tra il 1ยฐ gennaio e il 30 giugno 2024, si sono verificati 141 omicidi, con 49 vittime donne, delle quali 44 sono state uccise in quellโambito che, in teoria, dovrebbe simboleggiare sicurezza e protezione, ossia quello familiare ed affettivo; di queste, 24 sono morte per mano del proprio compagno o ex compagno. Nonostante il numero ancora tanto elevato, si registra un calo (di oltre il 30%) dei femminicidi rispetto allo scorso anno: dai 41 del quadrimestre iniziale del 2023, si รจ passati ai 28 del corrispondente periodo del 2024.
Dal confronto tra i due semestri, rispettivamente del 2023 e del 2024, emerge un quadro piรน rassicurante, seppure ancora troppo lontano dalla conclusione di quella che, al giorno dโoggi, rappresenta un flagello continuo della nostra societร . Si assiste, infatti, ad una complessiva diminuzione, dal largo raggio dโazione, investendo molteplici aspetti critici: il numero degli omicidi commessi (scesi da 176 a 141) ed il relativo numero delle vittime di genere femminile (calato del 21%, da 62 a 49), le ipotesi di delitti commessi in ambito familiare e/o affettivo (passate da 81 a 67) e le relative vittime di genere femminile (da 53 a 44) e, infine, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner (calato del 19%, da 36 a 29) e quello delle relative vittime di genere femminile (diminuito del 25% e passato da 32 a 24).
Il report non manca di analizzare anche lโazione di contrasto a questi reati, mostrando un incremento pari al 18% delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, pari al 23% di quelle relative ai maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 5% per quelle delle violenze sessuali.
Il 25 novembre (da solo) non basta
Se si volge lo sguardo agli ultimi anni, la situazione, complessivamente considerata, cosรฌ come la stessa risulta dal documento ministeriale, potrebbe essere scambiata per il (quasi) finale, fortemente auspicato, di una vera e propria strage. Niente di piรน errato: la consapevolezza dellโevidente ma lieve miglioramento dei dati dovrebbe far scaturire in noi, in tutti noi, anzichรฉ la sicurezza di โessere arrivati a destinazioneโ, la convinzione che ancora molto si puรฒ fare โ e si deve fare โ e che la meta, seppur lontana, non รจ irraggiungibile.