Il piano di pulizia della cenere vulcanica andrebbe rivisto. Già nelle scorse settimane il presidente di Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio, Claudio Carnazza, e il consigliere del II municipio, Diego Monasteri, in una nota congiunta, avevano ribadito la necessità, da parte dell’amministrazione comunale, di richiedere lo stato di calamità naturale.
Il piano di spazzamento eccezionale, definito dal sindaco insieme alle imprese coinvolte, ha interessato solo alcune aree specifiche del II municipio, concentrandosi principalmente su Picanello e su una zona limitrofa al III municipio, anziché su tutto il territorio del II municipio. Questo ha inevitabilmente escluso quartieri e rioni come il Villaggio Dusmet, Barriera, Canalicchio, Carrubba e Feudo Grande.
Claudio Carnazza dichiara: “Come presidente del II municipio sono stato messo in grosse difficoltà perché dai cittadini mi sono state attribuite decisioni e scelte che non mi competevano. Non solo, raccogliendo le proteste della gente, ho avuto modo di riscontrare che, nelle strade interessate dal piano di pulizia, orari e modalità sono state segnalate con fogli A4, appiccicati con lo scotch e posizionati in modo disordinato e non agli accessi delle suddette vie. Il risultato è che molti non si sono accorti degli avvisi e si sono ritrovati l’auto rimossa dal carro attrezzi anche quando la pulizia della strada non è stata eseguita: insomma oltre al danno la beffa”













