Nelle scorse settimane il surplus di capre sull’isola di Alicudi aveva destato ampia attenzione. Gli oltre 600 erbivori avevano occupato la parte alta dell’isola causando diversi disagi ai circa 100 residenti stabili dell’isola, danneggiando i sentieri e i muri a secco.
Emergenza capre ad Alicudi
L’emergenza traccia le sue origini ad una ventina di anni fa, quando sull’isola furono introdotte artificialmente delle capre dagli allevatori. Alcune di esse scapparono in campagna andando ad inselvatichirsi e a riprodursi senza sosta. Ad oggi, infatti, hanno raggiunto oltre 600 esemplari, circa 6 capre per abitante. Per far fronte alla sproporzionata quantità di animali sull’isola, il sindaco di Lipari, da cui dipende Alicudi, ha commissionato, di concerto con la Regione Sicilia, un’indagine per monitorare le capre sull’isola. A seguito del monitoraggio, sarebbe stato messo a punto un piano per “regalare” gli erbivori agli allevatori che ne avrebbero fatto richiesta.
L’indagine, condotta da un’azienda toscana, ha previsto l’utilizzo di droni per contare il numero di capre sull’isola e tracciarne i movimenti. In seguito, il comune ha aperto alle richieste degli allevatori per affidare gratuitamente gli animali. La scadenza delle domande è decorsa il 10 aprile ed il bilancio totale è stato di 25 allevatori che hanno fatto richiesta per ben 1900 capre, superando di gran lunga il numero di capre presente sull’isola.
Adesso il comune ha avviato una campagna per catturare gli esemplari che saranno affidati agli allevatori richiedenti dopo essere stati sottoposti ad una visita medica di accertamento.