Usare l’acqua della fontana mimando il lavaggio di panni e stoviglie: questo il gesto clou della protesta messa in atto da alcuni attivisti di Ultima Generazione.
Durante il pomeriggio del 2 aprile, infatti, la fontana danzante del molo trapezoidale di Palermo รจ stata lo scenario scelto da un gruppo di attivisti di resistenza civile, i quali, per denunciare i rischi legati alla grave crisi idrica che sta colpendo la Sicilia, si sono immersi in acqua ed hanno simulato le classiche attivitร domestiche.
Tramite un comunicato, il 9 febbraio scorso la Regione Siciliana annunciava lo stato di calamitร naturale a causa di severa siccitร , evento a seguito del quale รจ stata necessaria la predisposizione del razionamento dell’acqua per circa un milione di cittadini. Proprio questo elemento che ha dato luce alla protesta, come affermato dagli stessi attivisti: “in unโIsola su cui aleggia la minaccia sempre piรน concreta di desertificazione, esiste la fontana danzante musicale piรน grande dโItalia, che si estende su 5000 metri quadrati, un primato di cui non andare fieri tra le persone che si sono viste lโacqua razionata. Alla mancanza di pioggia, si aggiunge una difficoltร infrastrutturale nel riuscire a conservare lโacqua“.
A preoccupare dunque i giovani in protesta non sono soltanto le evidenti carenze di piogge quanto ben altri tipi di carenze: “come lโesempio della Sicilia dimostra, i danni causati dalla crisi climatica sono amplificati dalle carenze infrastrutturali“. Per questo motivo, Ultima Generazione ha proposto l’apertura di un Fondo Riparazione preventivo, che sia permanente e partecipato e da dover prevedere all’interno dei bilanci annuali dello Stato.
“I soldi dovranno essere ottenuti attraverso lโeliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD)” hanno dichiarato gli attivisti, “come la tassazione degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre piรน ingenti spese militari.”
Al termine della protesta, il gruppo di Ultima Generazione ha poi annunciato ulteriori azioni di disobbedienza civile non violenta, con la volontร di assumersi la responsabilitร delle proprie azioni.