La vita degli studenti universitari fuorisede non è facile in Sicilia: a confermarlo l’indagine dal titolo “Senza casa senza futuro”, realizzata su scala nazionale da Udu, Sunia e Cgil e presentata a Palermo con particolare attenzione sull’Isola. I punti cruciali sono la carenza di alloggi, il caro affitti e le case fatiscenti.
I numeri
In tutto, gli studenti fuorisede nelle principali città universitarie siciliane sono 33.930, così divisi:
- 12.914 a Catania;
- 12.750 a Palermo;
- 9.357 a Messina.
Gli alloggi pubblici loro destinati sono 1.868, i cui prezzi sono aumentati nell’ultimo anno del 18% a Palermo, del 14% a Messina, del 5% a Catania. Da aggiungere a ciò, anche la mancanza di regolare contratto, che, come ha detto la segretaria generale del Sunia Sicilia, Giusi Milazzo, “rende più facile ai proprietari aggirare gli accordi territoriali che dovrebbero tenere sotto controllo i prezzi“. Secondo quanto emerso dall’indagine, a Palermo e Catania il 15% degli affitti sono in nero, a Messina il 10%.
La difficoltà a trovare casa
Trovare una casa è inoltre molto difficile, in particolar modo a Catania e Palermo. Tuttavia, a Catania, come ha rivelato Damiano Licciardello dell’Udu “la riconversione di tre ex ospedali, Santo Bambino, Ascoli Tomasello e parte del Policlinico, potrebbe garantire 500 posti per studenti“.
“Speculare sul futuro degli studenti – ha detto Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil Sicilia – è vergognoso. Per quanto riguarda gli affitti non regolari la responsabilità è anche di chi dovrebbe controllare, che diventa complice. Per questo e per il diritto allo studio in generale, il 17 nel giorno dello sciopero generale Cgil e Uil delle categorie del pubblico impiego, della scuola e dei trasporti, la Flc e la Cgil parteciperanno a Palermo al corteo degli studenti“.
Il governo si è impegnato a realizzare 60mila posti letto per studenti in Italia con i fondi del Pnrr, entro il 2026. È stata pubblicata anche la lista degli immobili giudicati idonei e ci sono state le manifestazioni di interesse; per la Sicilia si stimano 3.000 posti in più, 2.000 dei quali privati.
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