I carabinieri di Catania, nellโambito dellโOperazione โBuona estate sicuraโ, hanno avviato una mirata campagna di controllo ai beneficiari delle misure di detenzione alternative al carcere. I militari si sono dunque soffermati sui soggetti a cui รจ stato consentito di svolgere una attivitร lavorativa allโesterno dei luoghi di espiazione della pena e, tra i mesi luglio e agosto, hanno controllato 150 aziende che hanno offerto impiego a persone agli arresti domiciliari.
Durante le indagini, sono state rilevate delle irregolaritร : in due casi, lo svolgimento dellโattivitร lavorativa era fittizio, mentre in dieci occasioni i detenuti con permesso lavoravano in nero.
Per esempio, i carabinieri di Acireale hanno segnalato un 27enne della zona che non ha mai lavorato nel negozio di fiori di Aci Catena dove avrebbe invece dovuto svolgere servizio. Sempre ad Acireale, un 44enne catanese, nonostante lavorasse in un ingrosso di pesce di Acireale, beneficiava indebitamente del reddito di cittadinanza.
In tutto, l’Arma di Catania ha deferito i titolari di 7 esercizi commerciali per aver impiegato 18 lavoratori in nero e senza la prevista sorveglianza sanitaria. Tra questi, sette erano beneficiari della misura alternativa al carcere e autorizzati a svolgere attivitร di lavoro. L’ammontare delle sanzioni erogate รจ pari a ottantamila euro.
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