Sono stati ispezionati nel complesso 1.838 studi di medici di famiglia e pediatri convenzionati, dai Nas dei carabinieri in collaborazione con il Ministero della salute. Nello specifico, 251 hanno evidenziato non conformità e 308 irregolarità penali ed amministrative.
Tra i provvedimenti anche Catania
Durante i diversi controlli sono stati due i provvedimenti con sospensione, emessi anche a Catania e Reggio Calabria, disposte per mancanza di abitabilità e allestimento di altre attività mediche non autorizzate. Tra le problematiche evidenziate, per un buon 65% hanno riguardato, carenze igienico-strutturali degli ambienti organizzati per le visite, ovvero la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione.
Regolarità che sono state segnalate affinché ci possa essere un ripristino generale, infatti gli accertamenti effettuati dai Nas hanno consentito l’emersione di alcune situazioni illecite che hanno predisposto la denuncia all’Autorità giudiziaria di 51 tra medici e figure amministrative in totale.
Tra queste figure, 3 di loro, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria in quanto ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda sanitaria territoriale, lo svolgimento di visite e prestazioni domiciliari o presso case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, in realtà mai svolti ma che ricevevano in modo indebito il rimborso delle spese. Il Nas di Catania per due studi, è venuto a conoscenza della redazione di prescrizioni mediche attraverso il portale on-line eseguite da parte dei collaboratori di segretaria, in assenza dei medici titolari degli studi.