Il nuovo anno accademico nelle Università italiane è alle porte e per questo è importante essere preparati. Dopo due anni di didattica a distanza e mista, si ritorna alle lezioni completamente in presenza, ma cosa ne sarà delle mascherine?
Come indicato dal decreto ministeriale, non ci sarà più l’obbligo di indossare la mascherina nei locali degli atenei: il vincolo resta solo sui mezzi pubblici fino al 30 settembre, almeno fino a nuove indicazioni. Tuttavia, ci sono università che anche in questo momento hanno deciso di rimanere prudenti confermando l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso.
Obbligo di mascherina: ecco dove
In particolare, si parla delle università di Roma, Parma e Cosenza. Sul portale online dell’Università La Sapienza di Roma, a questo proposito, si legge che “fino a diversa comunicazione, restano in vigore tutte le misure sino ad oggi previste, ivi compreso l’obbligo di utilizzo della mascherina al chiuso, e all’aperto in situazioni in cui possano crearsi assembramenti, e non possa essere mantenuta la distanza interpersonale di un metro“. Resta inoltre il divieto di consumare pasti all’interno dell’istituto a meno che non si è soli.
Anche all’Università di Parma le mascherine restano obbligatorie in tutte le aule, spazi didattici, biblioteche e sale studio. L’indicazione è riferita alla fase di avvio del nuovo anno accademico 2022/2023, ma l’ateneo si è riservato la facoltà di apportare aggiornamenti in base alla situazione epidemiologica.
Infine, nelle Faq del sito istituzionale dell’Università di Cosenza si legge che l’ateneo “ha deciso di mantenere in vigore l’obbligo di indossare la mascherina in aula e in laboratorio (consigliata la FFP2), durante gli esami e le sedute di laurea, nelle aree comuni in cui si possono formare degli assembramenti, comprese mense, biblioteche e aule studio, durante gli eventi al chiuso“.
L’Università di Catania
Al contrario delle Università sopra citate, all’Università di Catania non si manterrà l’obbligo di indossare mascherine anti-Covid. Tuttavia, chi volesse continuare ad indossarne una, sarà libero di farlo.
Ad ogni modo, l’obbligo sarà a discrezione dei docenti per quanto riguarda gli esami: i più prudenti, infatti, possono liberamente chiedere agli studenti di indossare il dispositivo.