La media nazionale degli iscritti all’università scende in maniera non indifferente rispetto all’anno accademico 2020/2021: è quanto emerge dall’elaborazione dell’Osservatorio Talents Venture sulle statistiche del MUR (aggiornate a marzo 2022) e riportato dalla testata Il Sole 24 Ore.
L’Università degli Studi di Catania, tuttavia, registra una controtendenza. Nel corso dell’anno accademico 2021/2022 l’ateneo ha, di fatto, registrato un rilevante +11% degli immatricolati (rispetto all’anno 2020/2021).
Un dato, questo, che rende quella di Catania un’eccezione tra le università di media grandezza, soprattutto se si guarda alla situazione dei altri atenei dell’Isola e, più in generale, del Sud Italia. Si pensi che l’Università di Palermo ha registrato un calo del 4% degli immatricolati, mentre quella di Messina è ultima con un -6% di iscritti.
L’Università degli Studi di Catania, al contrario, si colloca al secondo posto all’interno della graduatoria degli atenei che contano tra i 2.500 e i 10.000 immatricolati. Al primo posto, invece, l’Università degli Studi di Bergamo che registra un incremento pari al 14%.