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La data del 31 marzo 2022 ha segnato una nuova fase per molti italiani. Di fatto con la scadenza dello stato di emergenza sono state allentate restrizioni ed introdotte nuove disposizioni che celano la volontà di un ritorno alla vita precedente la pandemia. Ciò non può che valere anche per l’università: ecco cosa cambia, nello specifico, per studenti e docenti.
Lezioni in presenza
Negli scorsi giorni Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca, ha fornito delucidazioni a rettori e direttori generali degli atenei, oltre che a presidenti e a direttori delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di tutta la Penisola.
Si ribadisce che il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 indica che il processo di graduale ritorno alla normalità deve coinvolgere anche il settore dalla formazione superiore. Di conseguenza, per mezzo di un’apposita nota, la Ministra ricorda ad università e istituzione Afam l’importanza di prediligere la didattica in presenza.
La Ministra Maria Cristina Messa precisa che le università “potranno proseguire nella programmazione, ovviamente prevedendo attività ‘prioritariamente in presenza’, fermo restando il riferito grado di autonomia e flessibilità organizzativa in relazione al contesto epidemiologico di riferimento“.
Green pass: ancora necessario?
Gli studenti universitari tornano a popolare le aule, anche a Catania. Tuttavia, secondo quanto ribadito anche da Maria Cristina Messa, fino al prossimo 30 aprile 2022 sarà possibile accedere alle strutture universitarie e Afam solo mostrando il Green pass “base”. Si ricorda che questa certificazione viene rilasciata anche con un tampone molecolare o antigenico rapido dal risultato negativo valido rispettivamente per 72 e 48 ore.
L’obbligo di certificazione verde “base” vale tanto per gli studenti quanto per chiunque altro decida di entrare nei luoghi già citati.
Altre raccomandazioni
Sempre fino al prossimo 30 aprile resteranno valide alcune misure precauzionali, ovvero:
- l’obbligo di utilizzo delle mascherine;
- il divieto di accedere o permanere nei locali universitari ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5°;
- il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Obbligo vaccinale
L’ultimo punto riguarda l’obbligo vaccinale: questo varrà per l’intero personale delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica musicale e coreutica fino al 15 giugno 2022.
In riferimento ad eventuali inadempienze, si precisa tuttavia che “permane il solo regime sanzionatorio di competenza del Ministero della salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, non essendo più vigenti le disposizioni di cui all’articolo 4-ter del D.L. n. 44/2021, che imponevano ai responsabili delle istituzioni, in caso di accertato inadempimento all’obbligo vaccinale, la sospensione del personale interessato dall’attività lavorativa e dal relativo trattamento retributivo”.