Non è ancora finita la conta dei danni dopo il nubifragio che ha colpito ieri la zona dell’hinterland catanese. Un acquazzone più intenso del normale e la città si è ritrovata ancora una volta inginocchiata e paralizzata, con centinaia di danni ed interventi da parte delle forze dell’ordine per ristabilire quella normalità che due gocce d’acqua fanno vacillare come di consuetudine.
Nonostante i lavori effettuati durante l’anno solare nel parcheggio antistante i laboratori del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Catania, anche stavolta l’acqua ed il maltempo, a livello idrogeologico, l’han fatta da padrona.
E stamane è ripartito il sopralluogo per conoscere l’entità dei danni, date le diverse autovetture coinvolte e intrappolate nella melma e l’acqua che ha raggiunto ancora una volta i vari laboratori e le strumentazioni tecniche presenti.
“La situazione è vergognosa e non cambia mai. Incredibile come un’intensa pioggia di due ore – ha commentato uno studente – possa mettere costantemente al tappeto quella zona della Cittadella Universitaria. Indubbiamente il fatto che sia a valle non facilita la situazione, ma proprio per questo dovrebbero essere prese delle misure adeguate per fermare questo fenomeno che si ripete volta per volta!“.
Qualche disagio si è riscontrato pure all’interno del Dipartimento di Scienze del Farmaco, dove l’acqua è arrivata sin dentro le aule didattiche, sul fronte interno della struttura.
A seguito della visione delle due immagini sottostanti, scattate prima e dopo i lavori eseguiti nel parcheggio nei pressi del Dipartimento di Scienze Chimiche, poniamo una domanda alle autorità competenti: cosa è cambiato?!
Questa la situazione di ieri all’interno del Dipartimento di Scienze del Farmaco della Cittadella Universitaria di Catania: