Cinque milioni di euro da destinare ai progetti di illuminazione artistica di manieri, fortezze, torri e castelli: questo รจ il fondo che mette a disposizione degli enti locali la Regione Siciliana, tramite un bando presentato nella giornata di ieri durante la conferenza stampa congiunta del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore ai Beni Culturali Alberto Samonร .
Molta la soddisfazione del Governatore, che ha sottolineato come “torna la luce su un centinaio di monumenti che spesso rimangono marginali negli itinerari culturali e turistici ma che potranno diventare motivo di attrazione”. Questo progetto, tuttavia, non rimarrร l’unico nel campo della valorizzazione dei beni culturali: Musumeci ha spiegato che “stiamo lavorando ad unโapposita legge che possa permettere di completare il recupero di quei fortilizi che ancora si conservano ma che non sono stati resi fruibili. Non vogliamo che questa ereditร storica e culturale vada persa”.
A fare eco alle dichiarazioni di Musumeci รจ intervenuto anche l’assessore Samonร , che ha sottolineato come “abbiamo posto i beni culturali al centro dell’agenda politica di questo governo e lo si vede dal grande lavoro che stiamo facendo. L’iniziativa dei castelli rientra proprio in questa opera di valorizzazione dei beni, volta a presentare a tutti una Sicilia che investe sulla cultura. E farlo”, ha concluso, “significa investire sul futuro”.
Il bando sarร gestito dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Palermo, che si occuperร anche di verificare ogni singola proposta. Come spiegato dalla Regione, si terrร conto dell’ordine cronologico della presentazione ma non solo: bisogna aver acquisito il nulla osta preventivo dalle soprintendenze per i beni culturali del territorio. Obiettivo del progetto non รจ infatti solo la valorizzazione, ma anche la sostenibilitร ambientale: si potranno realizzare impianti di illuminazione che sfruttano tecnologie innovative, con alta efficienza energetica.
Gli enti locali potranno fare richiesta per un singolo intervento, tramite pec o raccomandata. Una volta verificati e approvati dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Palermo, l’agevolazione regionale sarร concessa come contributo a fondo perduto, andando a coprire al massimo il 90% del costo ammissibile, per un massimo di 90mila euro.