In Sicilia e nel resto d’Italia, anche se con velocitร diverse rispetto agli anni scorsi, i contagi e i ricoveri da Covid continuano ad aumentare. Secondo i dati Agenas, alla data del 3 gennaio quattro regioni hanno giร una soglia dei ricoveri nei reparti ordinari o in terapia intensiva da “zona arancione“. L’Isola non figura tra queste, ma gli ospedali continuano a riempirsi e, di questo passo, entro fine mese potrebbe giร arrivare il cambio di colore. Stando all’ultimo rapporto, la regione ha raggiunto la soglia del 13% dei ricoverati in terapia intensiva e del 24% nei reparti ordinari.
Crescita dei ricoveri: i dati in Italia
I dati Agenas indicano un aumento dei ricoveri in terapia intensiva al 15% a livello nazionale. Il tasso di occupazione รจ invece del 19% per i ricoveri nei reparti di area medica. Le situazioni piรน critiche, ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle dโAosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%). Queste tre regioni sono anche quelle che rischierebbero la zona arancione in caso di sforamento dei ricoveri in terapia intensiva. A crescere sono anche: Abruzzo (al +15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli (24%), Lazio (17%), Lombardia (21%), Pa di Bolzano (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Toscana (15%), Umbria (24%), Veneto (20%).
Per quanto riguarda le terapie intensive, le situazioni piรน gravi si registrano nelle Marche (21%), in Veneto (19%) e in Piemonte (18%).
Sicilia zona arancione: quali sono i parametri?
L’Isola รจ appena entrata in zona gialla, eppure i parametri non sono cosรฌ distanti dall’ingresso in zona arancione, specie se la curva dei contagi continuasse a salire anche nei prossimi giorni. Con le regole attuali, per entrare in zona arancione รจ necessaria una soglia uguale o maggiore a 150 casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Inoltre, bisogna superare anche due soglie di allerta per i ricoveri: 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari e 20% nelle terapie intensive.
Allo stato attuale, la Sicilia รจ al 13% dei ricoverati in terapia intensiva e al 24% nei reparti ordinari. Le regioni che invece hanno superato almeno uno dei due parametri sui ricoveri sono Marche (terapie intensive), Valle d’Aosta, Calabria e Liguria.