Al via la raccolta dei rifiuti porta a porta in alcuni quartieri di Catania, per rimuovere le oltre duemila tonnellate accumulate per le limitazioni al conferimento imposte dalla discarica. Numerosi gruppi di lavoro, distinti per aree, oltre a rimuovere i cumuli di rifiuti rimasti, opereranno nel lavaggio e la disinfestazione delle zone in cui i rifiuti sono rimasti più giorni depositati, per l’impossibilità di procedere alla loro rimozione.
Se l’emergenza può considerarsi quasi superata, da lunedì 8 novembre la raccolta differenziata che il Comune e la SRR area metropolitana di Catania inseguono da parecchio tempo, adesso è resa possibile con la risoluzione dell’appalto comunale del 2016, che prevedeva solamente il 15% dell’utenza destinataria del “porta a porta”.
Nei giorni scorsi, sia a San Giovanni Galermo e sia a San Giorgio, decine di volontari hanno contattato direttamente i cittadini nelle proprie abitazioni illustrando il calendario dei conferimenti. Tuttavia, da oggi, lunedì sera, con la frazione della plastica e i metalli. Inoltre, il deposito deve avvenire in buste trasparenti davanti la propria abitazione o l’ingresso del condominio.
Nei due popolosi quartieri, che insieme rappresentano circa 30 mila abitanti, verranno rafforzati i controlli della polizia municipale, anche in abiti civili, per scovare coloro che buttereranno illegalmente la spazzatura se non addirittura vere e proprie cataste di rifiuti, in altri luoghi non indicati. Agli abitanti di San Giovanni Galermo e San Giorgio, a breve, verranno consegnati anche i kit per facilitare il deposito delle singole frazioni: nelle due zone naturalmente già non ci sono più i cassonetti.
Il piano della raccolta differenziata, porta a porta, verrà gradualmente esteso in tutta la città accelerando i tempi inizialmente previsti di tre/quattro mesi. L’obiettivo è che entro due mesi questo sistema di raccolta, l’unico che consente di aumentare sensibilmente i livelli della differenziata e contenere le emergenze, venga esteso a tutta la città.
Nell’unico lotto non ancora aggiudicato, quello “centro”, temporaneamente assegnato alla stessa azienda del vecchio appalto comunale “ponte” del 2016, la Società Riduzione Rifiuti, organismi di ambito territoriale previsti da una legge regionale, nella qualità di ente committente, ha appena ricevuto il parere dell’Anac, con le modalità di invito alla procedura negoziata: infatti, gli uffici si sono già attivati per questo scopo, dopo le cinque gare di asta pubblica andate deserte per il lotto in questione. A tappe forzate si procederà con l’Urega stazione appaltante, come prevede la legge, sperando di aggiudicare in tempi brevissimi anche questo lotto e velocizzare la complessa fase di transizione da un sistema all’altro.
Il Comune e la SRR, consapevoli che nella fase di trapasso da un sistema all’altro possano verificarsi disfunzioni, raccomandano ai cittadini delle zone dove vige la raccolta porta a porta, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute e depositare i rifiuti, secondo le frazioni nei rispettivi giorni di deposito indicate. Nelle zone non ancora servite dal nuovo sistema e in cui i cassonetti sono stati rimossi, i cittadini sono invitati a lasciare i rifiuti nelle zone limitrofe dove ancora invece i contenitori sono disponibili oppure lasciarli davanti le proprie abitazioni. Oppure, separare i rifiuti e recarsi nei centri di raccolta comunali di viale Tirreno a Trappeto Nord, via Gianni a Picanello e nel punto di raccolta via Forcile, a San Giuseppe La Rena. In questi tre centri di raccolta, in cui possono recarsi tutti i cittadini di Catania a prescindere dalla zona di residenza vanno depositati anche i rifiuti ingombranti.