La certificazione verde è diventata obbligatoria per accedere ad alcuni luoghi, soprattutto al chiuso. In alternativa è possibile presentare la certificazione negativa di un tampone, che ha validità di 48 ore.
Eppure c’è chi, giustamente, non può effettuare la vaccinazione e quindi non può esibire il green pass richiesto, oppure dovrebbe presentare continuamente gli esiti di un tampone, avendo sulle spalle spesate certo non irrisorie.
Il certificato di esenzione
Pertanto, con due recenti circolari, il Ministero della Salute ha disciplinato il rilascio dei certificati di esenzione alla vaccinazione anti Covid-19.
Possono ottenerla coloro a cui è sconsigliata la vaccinazione, temporaneamente, perché ad esempio in quel momento si sono già esposti al virus; oppure chi non può sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid per particolari condizioni cliniche.
Il vaccino non è consigliato solo nel caso in cui le reazioni avverse possono essere maggiori dei benefici e quindi il medico può stabilire che al suo paziente non è il caso di somministrare il siero vaccinale. Può essere un caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.