I test d’ammissione e il numero chiuso continuano a far discutere e questa volta arriva una novità per molti studenti che si sono trovati di fronte uno sbarramento che ha impedito loro di proseguire la loro carriera universitaria.
Il Consiglio di giustizia amministrativa siciliano, organo di appello del Tar, ha stabilito che tutti gli studenti che hanno superato un test di ingresso ai corsi universitari in Romania, Francia o Spagna potranno chiedere l’iscrizione al percorso di studi equivalente in Italia.
La decisione è stata presa dal Tar dopo aver stabilito che il test d’ammissione ai corsi di laurea italiani non ha un valore superiore al percorso di studi estero e, dunque, chi ha già in attivo una carriera estera può proseguirla in Italia senza dover effettuare un nuovo test.
Questa decisione è stata presa dopo il ricorso di alcuni ragazzi che iscritti in una università straniera erano stati bloccati dai test d’ingresso nel momento in cui avevano deciso di proseguire la loro carriera in Italia.
Secondo il Cga la “disciplina dettata dall’art. 4 della legge n. 264/1999 è relativa esclusivamente alla materia della prima ammissione degli studenti agli studi in questione e non anche perciò di quella di coloro che già lo siano stati e chiedano ora di proseguirli producendo uno specifico curriculum studiorum, la cui esistenza – se non è ovviamente prova, di per sé, di adeguata preparazione – è prova tuttavia di una attitudine agli studi medici, almeno non diversa da quella verificata attraverso i test italiani di ammissione, calibrati come essi sono ad accertare tale attitudine sulla base della formazione conseguita negli studi secondari superiori”.