L’estate è il momento che permette di rilassarsi ma anche di prepararsi al meglio al ritorno alla vita lavorativa e scolastica. E una preparazione adeguata è necessaria a maggior ragione in tempi come quelli in cui stiamo vivendo, con un virus che da un anno e mezzo rende obbligatorie restrizioni e lockdown più o meno rigorosi. A tal proposito, anche il ritorno in aula è un argomento che ha fatto molto discutere. Per tutta la durata di quest’anno, gli studenti di ogni ordine e grado hanno alternato momenti di didattica a distanza a fasi, spesso molto brevi, di lezioni in presenza.
Ritorno in aula: le dichiarazioni della ministra Messa
Tuttavia, l’avvio della campagna vaccinale e il graduale “adattamento” alle norme Covid fanno ben sperare sulla sicurezza di un ritorno in classe. Infatti, la stessa ministra dell’Università e della Ricerca Cristina Messa si è espressa sull’argomento, affermando con sicurezza che anche gli studenti universitari potranno finalmente tornare tra i banchi.
“A settembre si riapre: chi vuole potrà fare una ripresa graduale, ma nelle zone bianche si torna in aula. Gli studenti saranno in gran parte vaccinati, i professori già lo sono, si potranno aggiungere screening settimanali di tamponi antigenici” : ha dichiarato la ministra Messa.
“L’insegnamento a distanza – ha poi continuato la ministra dell’Università e della Ricerca – può rimanere per situazioni eccezionali e deve essere complementare: penso agli studenti che lavorano, allo scambio di lezioni tra Atenei a livello internazionale, ad alcune attività specifiche”.
La situazione Unict
Per accertarsi della reale possibilità di un ritorno in presenza bisognerà probabilmente attendere la fine dell’estate, ma un lieve ritorno alla normalità nell’ambito universitario ha già avuto inizio. Per esempio, alcuni dipartimenti dell’Università di Catania è ripartita con esami e lauree in presenza, con le dovute e necessarie misure di prevenzione.
Anche in questo caso, la decisione del ritorno in presenza per alcune attività ha fatto molto discutere e confrontare gli studenti sui pro e contro di questa situazione. Tuttavia, non si può di certo negare che si tratta di un vero e proprio assaggio di una normalità tanto attesa.