La Sicilia racchiude, da oltre vent’anni, all’interno del suo scrigno di bellezze anche un labirinto delineato da un disegno artistico en plain air.
Si tratta proprio del Labirinto di Arianna, opera realizzata dall’artista mantovano Italo Lanfredini nel 1990 e nata nel 1987 in seguito alla vittoria di un concorso bandito dal mecenate Antonio Presti, lungo il percorso della Fiumara d’Arte, che si trova a Castel di Lucio, nel Messinese e senza dubbio la più costosa da costruire.
La struttura di stampo classico è senza dubbio emblematica per i chiari riferimenti a storie, leggende e miti: tra questi, quello di Arianna e Teseo. La forma della scultura rimanda al simbolo archetipo di un percorso fisico e al contempo spirituale.
Una volta entrati nel labirinto da un varco naturale si raggiunge un luogo metafisico e fonte di introspezione che sfocia nel sublime.
Una lucente lastra metallica al centro della spirale rappresenta il fulcro della vita, l’origine del tutto che riporta al tema della Madre e della Fecondazione.
A livello paesaggistico, il labirinto in calcestruzzo situato sulla cima di una collina è perfettamente integrato al resto e a differenza degli altri non presenta biforcazioni data la conformazione a spirale.
I visitatori non hanno il rischio di perdersi nel labirinto e possono seguire il percorso fino al centro, dove simbolicamente riappacificarsi col proprio ego.
Indicazioni per raggiungerlo? Da Palermo, bisogna imboccare l’autostrada A19, fino all’uscita A20 (direzione Messina), uscire a Tusa e proseguire sulla SP174 e SP176 fino a Castel di Lucio. Potrete visitare sempre il Labirinto di Arianna, salvo restrizioni anti-Covid.