Dopo giorni di tribolazioni, ipotesi e passi indietro, arriva la conferma. Il 7 gennaio si torna a scuola in classe. Ad annunciare la novitร รจ lo stesso premier Giuseppe Conte, che apre alle lezioni in presenza ma nel segno della flessibilitร .
“ร l’unica possibilitร che abbiamo per evitare criticitร che si concentrano anche sui trasporti – ha dichiarato il premier nel corso di un’intervista a Porta a Porta -. Dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilitร ”.
Per la scuola il premier raccomanda un’apertura differenziata, scuola per scuola e paese per paese. Soddisfazione viene espressa anche dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che cosรฌ commenta la decisione del governo su Twitter: “Felice per lโintesa siglata con Regioni, Province, Comuni. Studentesse e studenti delle scuole secondarie finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. ร giusto che possano farlo grazie allโimpegno di tutte le istituzioni coinvolte”.
Ripresa lezioni: come si rientrerร in classe
Regioni, Province e Comuni hanno dunque firmato col governo l’intesa per il rientro in classe. Il sistema prevede un rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole. Inoltre, nel piano del governo ci sarebbe un ulteriore scaglionamento degli orari di scuole, uffici e negozi, potenziamento del trasporto locale.
Tra le altre misure per rendere il rientro a scuola il piรน sicuro possibile, infine, sarebbe stata accolta la richiesta di Regioni e Province: studenti delle superiori in classe al 50%, per poi gradualmente al 75%. A tal riguardo, la ministra Lucia Azzolina avrebbe chiesto “massima collaborazione e lโimpegno ad evitare nuove chiusure“. Nel testo la sospensione dellโattivitร didattica in presenza diventa eventualitร solo “residuale”.
Con questa decisione si mira a consentire agli studenti italiani di concludere l’anno scolastico in presenza, sia alle scuole medie ed elementari che alle superiori, dove l’utilizzo della didattica a distanza รจ diventato nel corso dell’ultimo anno quasi una consuetudine.