Si riaccende il dibattito sulla riapertura delle scuole alla fine delle vacanze natalizie, ovvero il 7 gennaio. L’Azzolina preme sul rientro tra i banchi per tutte le classi e vorrebbe porre fine al periodo di DaD. Nell’attesa dei risultati della curva epidemiologica di fine anno, la Ministra dell’Istruzione afferma che il governo sia unito sull’apertura del 7 gennaio.
In un’intervista su “Mezz’ora in più”, programma televisivo di Rai3, la Ministra è intervenuta così:” Il Governo è molto unito sul fatto che il 7 si debba aprire. Abbiamo fatto una riunione con le Regioni che si aggiornerà a domani o dopodomani. Siamo tutti uniti e compatti i ministri che il 7 si debba andare a scuola”.
“La scuola a settembre e a ottobre ha funzionato bene per merito della comunità scolastica – ha dichiarato l’Azzolina-, per il distanziamento e i banchi. Abbiamo lavorato su molti aspetti dalle mascherine alla distanza. Quando la curva dei contagi è salita, le Asl sono andate in affanno e si è chiesto un sacrificio alle scuole superiori. In parte il tracciamento, che è fondamentale, è venuto in parte meno. Per questo abbiamo chiesto dei sacrifici maggiori alle scuole superiori”.
Per la Ministra la scuola gioca un ruolo chiave nell’economia del Paese e la sua riapertura non è meno importante di quella di un negozio. “Riaprire le scuole il 7 gennaio può anche rappresentare una sfida culturale per il Paese – ha aggiunto la Ministra – I negozi i giovedì restano chiusi? No, perché poi mancherebbe un incasso. Ecco, anche la scuola ha il suo incasso, solo che non lo si vede nell’immediato. Se lasciamo a casa gli studenti a fare solo DaD sarà il paese a perdere competenze. La scuola è anche motore di sviluppo economico. In passato forse è stata trattata come bancomat del Paese, adesso deve ritrovare centralità.”