Il governo sta ultimando le nuove misure previste dal nuovo Dpcm, che verrà applicato da venerdì 4 dicembre, per poter passare il Natale all’insegna della sicurezza. I vertici temono che durante il Natale si possa avere una nuova ondata di contagi se non verranno applicate misure più severe. Per evitare di cadere nello stesso errore di quest’estate, la strategia è mirare a un Natale blindato. Proprio oggi il Ministro della Salute Roberto Speranza e il Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Francesco Boccia incontreranno i governatori regionali.
Gli impianti sciistici rimarranno ancora chiusi. Qualche giorno fa si era parlato di accordo di mediazione tra governo centrale e le regioni interessate, come il Veneto, la Valle d’Aosta e il Piemonte per poter riaprire alberghi e gli impianti di risalita ed evitare così la crisi di un settore duramente colpito in questi ultimi mesi. Ma il tempestivo e impassibile “no” del governo ha spento ogni spiraglio di luce per il turismo sciistico.
D’altro canto, due stati, Austria e Svizzera, hanno intenzione di aprire le proprie piste anche agli italiani. L’esecutivo, preoccupato da eventuali contagi al rientro della settimana bianca, ha predisposto l’obbligo di dieci giorni di isolamento al rientro in Italia. Chi torna dall’estero e vorrà passare il Natale con la propria famiglia, oltre al tampone obbligatorio, verrà messo in quarantena. Questa novità entrerà in vigore a partire dal 20 dicembre.
Cosa sarà consentito?
Da poche ore circolano le prime indiscrezioni sul nuovo Dpcm e si ipotizza le attività e le loro modalità che saranno consentite dal decreto.
Shopping
Vi siete persi il Black Friday o non avete ancora trovato il regalo che fa per voi? Niente paura! I negozi potrebbero rimanere aperti fino alle ore 21.00. Si ipotizza, inoltre, una riapertura nel weekend dei negozio e dei centri commerciali, per poter permettere a chi lavora tutta la settimana di fare compere.
Le messe
Le funzioni religiose si svolgeranno regolarmente nel rispetto delle norme imposte dal distanziamento sociale. É molto probabile che, onde evitare assembramenti, le celebrazioni subiranno delle turnazioni. L’ultima messa della giornata è prevista tra le 21 e le 22.
Seconde case
Chi vorrà spostarsi nella sua seconda abitazione potrebbe farlo senza incorrere in alcuna sanzione. In caso di approvazione, tali spostamenti, però, saranno consentito solo alle regioni dichiarate zone gialle e solo se la seconda casa si trova nella stessa regione in cui si risiede.
Cenone di Natale
Il più aspettato ma anche temuto momento dell’anno è alle porte. Da mesi si susseguono critiche e ipotesi con chi poter festeggiare il giorno della nascita di Cristo, a causa dell’elevato rischio di contagi. Il governo ha imposto il divieto di feste al chiuso e all’aperto e di trascorrere questo giorno soltanto con i conviventi residenti nella stessa abitazione. Si placano qui le polemiche sul grado dei parenti che potevano essere ammessi, alimentata durante gli scorsi giorni.
Ristoranti e scuola
Vigerà ancora la regola del coprifuoco, perciò i ristoranti potranno restare aperti solo a pranzo anche durante i giorni festivi. Slitta la riapertura delle scuole d’istruzione superiore di secondo grado, ovvero i licei. Si era vociferato una possibile riapertura intorno al 9 dicembre, ma il governo, guardando alla curva epidemiologica, pensa che sia ancora prematuro. Al momento l’ipotesi di tornare nei banchi è fissata al 7 gennaio, data che coincide con la fine delle vacanze di Natale nelle scuole.