La Ministra Azzolina precisa che le scuole sono un luogo sicuro e che nessuna ipotesi di restrizione è stata presa in considerazione: “Non c’è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole“, lo precisa Azzolina in un post sui social.
“Il governo non ne ha affatto discusso. E sarebbe strano il contrario: i dati ci confermano che le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri. L’esecutivo sta invece valutando l’utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo”, continua la Ministra.
Per il governo l’apertura delle scuole, in questa fase, rappresenta una priorità assoluta: lo hanno confermato diversi ministri e lo stesso premier Conte: “L’Italia riparte solo se riparte la scuola“. Dunque, non c’è nessuna chiusura degli istituti scolastici in vista.
“Le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri” poiché “ci sono regole, anche molto stringenti, che studenti, studentesse e personale stanno rispettando con grande senso di responsabilità”, sottolinea la Ministra Azzolina. Il problema sarebbero “tutte quelle attività, anche ricreative” che i giovani svolgono dopo l’orario scolastico. A tal proposito secondo la Ministra “va fatta una riflessione seria” dal momento che “episodi recenti ci dimostrano che – spesso sono l’origine di focolai che costringono alla quarantena decine di giovani e adulti“
La proposta del sindaco di Piano Sorrento (Napoli)
Diversamente dalla Ministra, il sindaco di Piano di Sorrento (Napoli), Vincenzo Iaccarino, ritiene sia giusto chiudere le scuole di ogni ordine e grado per un mese, considerato l’aumento dei casi. Iaccarino, amministratore e medico, ha inviato una lettera tramite Facebook ai propri concittadini invitandoli “ad una riflessione scevra da pregiudizi“.
Concorso straordinario
L’imminente concorso straordinario getta nel caos il mondo della scuola. Secondo Matteo Salvini, “se qualcosa bisogna sospendere, io direi che è il concorso straordinario per migliaia di insegnanti fissato per metà ottobre. È una follia, quello sì, lo eviterei. Eviterei questo supplizio agli insegnanti“.
Test rapidi a scuola
La Ministra Azzolina dà conferma che il governo “sta valutando l’utilizzo dei test rapidi anche per le scuole“. Circa due settimane fa, il Cts aveda dato l’appoggio alla possibilità di fare tamponi rapidi a scuola attraverso l’attività di screening. Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Oms e consulente del ministero della Salute sottolinea che “non danno sicurezza al cento per cento, ma consentono di identificare super diffusori e sono uno strumento importante. Abbiamo iniziato, per primi, ad applicarli negli aeroporti e stiamo pensando di utilizzarli sicuramente in altri ambienti come le scuole“. Quando? “è una decisione del ministro“, conclude Ricciardi.