Numerose strategie per sviluppare e potenziare il diritto allo studio sono state discusse nel corso della terza riunione dei quattro presidenti degli Ersu siciliani. Al centro del confronto tra i presidenti la gestione delle criticità dovute al virus e la costruzione di un nuovo diritto allo studio universitario.
In particolare, come riportato da La Sicilia, si sta prevedendo un accordo tra Asp e Policlinico per effettuare tamponi a tutti gli studenti che si trovano nelle residenze oltre al personale che si trova nelle altre strutture. “Dobbiamo mettere in atto tutte le misure necessarie al contenimento, anche in prospettiva del rientro di studenti dall’estero“, ha affermato Salvatore Cannizzaro, delegato del presidente dell’Ersu di Catania, Marco Cantarella, sottolineando anche la necessità di potenziare la didattica a distanza.
La sfida delle università siciliane è oggi data non solo dal Covid ma anche dal rientro di numerosi studenti che hanno preferito studiare nella propria regione determinando un aumento nelle iscrizioni e nelle domande per fruire dei benefici. Per questo, il presidente dell’Ersu di Enna, Livio Cardaci, sottolinea come sia importante per gli Ersu siciliani avere una voce unica.
Giuseppe Di Miceli, presidente dell’Ersu Palermo, ha detto: “Le riunioni evidenziano un gruppo molto compatto che ha voglia di crescere e mettere in atto strategie per sviluppare il diritto allo studio. La Regione ha aumentato lo stanziamento per il diritto allo studio mostrando, con l’assessore Lagalla, cura per i bisogni della nostra futura classe dirigente.“