Questa mattina il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un’informativa urgente alla Camera del Consiglio dei ministri a chiarimento delle misure adottate per la nuova fase di emergenza epidemiologica. Il premier ha parlato del Decreto Rilancio, specificando le risorse messe in campo al fine della ripresa lavorativa ed economica dell’Italia. Non sono però mancati momenti di tensione in aula.
“Siamo consapevoli – ha esordito il presidente Giuseppe Conte – che quella che abbiamo davanti è una sfida ancora più difficile, certamente non meno insidiosa, di quella che abbiamo affrontato all’inizio dell’emergenza, quando di fronte al diffondersi progressivo, a tratti impetuoso del contagio siamo stati costretti ad introdurre misure contenitive sempre più severe”. Nonostante il merito che dà ai sacrifici compiuti dai cittadini italiani, Conte considera la ripresa dei contagi un rischio ancora possibile anche se calcolato, e pertanto invita alla considerazione stringente del distanziamento sociale e delle norme igienico-sanitarie. Tiene inoltre sempre ben presente la possibilità di richiudere alcune zone nel caso di innesco di nuovi focolai dell’epidemia.
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Le riaperture
In ogni caso, continua il Premier Conte: “Dobbiamo accettare questo rischio, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino. Altrimenti non saremo mai nelle condizioni di ripartire, ci troveremo con un tessuto produttivo e sociale irrimediabilmente compromesso“. Non è dunque possibile protrarre oltre le misure restrittive, sia per questioni strettamente economiche sia per la natura stessa dei principi democratici del nostro Paese.
Il Premier ha ricordato che dal 18 maggio sono state riaperte le maggior parte delle attività commerciali, anche al dettaglio, aggiungendo che: “Dal 25 maggio riapriranno le palestre e le piscine; dal 3 giugno sarà possibile per i cittadini dell’Unione Europea fare ingressi in Italia senza obbligo di quarantena; dal 15 giugno riapriranno cinema, teatri, centri estivi per l’infanzia. Questo complesso di norme […] garantisce la possibile di ritornare progressivamente in sicurezza al pieno svolgimento della vita economica e sociale“. Non mancheranno i controlli e i tracciamenti al fine di mappare la curva dei contagi in questa fase. Conte ha ricordato che siamo al 1° posto di tamponi effettuati per numero di abitanti.
Trattamento dei pazienti
Conte ha definito quella del trattamento dei pazienti il terzo pilastro del controllo del contagio. Questo: “si fonda – ha continuato il Premier – su un costante incremento della capacità ricettiva del nostro sistema sanitario. I posti letto in terapia intensiva sono pari a 7.864, abbiamo avuto un incremento del 52% rispetto all’inizio dell’emergenza. Al contempo i posti letto nei reparti malattie infettive pneumologia sono a 28.299, qui l’incremento è ancora più significativo, pari al 334%“. Queste sono risorse da mantenere anche nella fase successiva.
“Il rischio di aumento della curva dei contagi è calcolato”, aggiunge il premier, che parla di test sierologici volontari dal 25 maggio. “In questa fase sono importanti test molecolari. Il 25 maggio partiranno i test sierologici gratuiti per 150mila cittadini per esclusiva finalità di ricerca scientifica. Per farli occorrerà uno sforzo che si basa sul lavoro di volontari sul territorio”.
“Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti”, che sono stati pari “fino a oggi a 3, 17 milioni”. Il Contact tracing è “il secondo pilastro” per il controllo epidemiologico nella fase 2 e “il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus”.
Ma i momenti di maggior tensione in aula sono avvenuti quando il Premier ha citato le misure messe in campo dalla ministra dell’agricoltura: “È stata introdotta su impulso della ministra Bellanova una norma che in presenza di determinate condizioni consente di fare emergere il lavoro sommerso nel settore dell’agricoltura“. L’opposizione ha interrotto il discorso del Presidente, che ha però ricordato subito dopo come la norma non intacchi le misure penali messe in campo contro l’immigrazione clandestina.
Settore del turismo
Oltre alle misure infrastrutturali, messe in campo per supportare il settore, Conte ha parlato del turismo: “Il decreto dedica poi particolare attenzione anche al turismo. Un comparto che mobilita oltre il 13% del nostro Pil, che sarà messo a dura prova dall’impatto globale del Covid-19. Per sostenere questo settore sarà cruciale puntare in misura ancora superiore rispetto al passato alla mobilità interna. Oltre al già citato taglio dell’IMU a benefico di alberghi e stabilimenti balneari, – continua – mettiamo in campo un bonus vacanze per incentivare la domanda, che verrà alle famiglie con un’ISEE non superiore a 40.000€, sarà spendibile in ambito nazionale presso strutture ricettive“. Verranno altresì messe in campo misure al fine di aiutare il settore nella ristrutturazione.
Conte ha poi aggiunto: “Colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini a fare le vacanze in Italia. Scopriamo le bellezze che ancora non conosciamo e torniamo a visitare e a godere di quelle che già conosciamo. È questo il modo migliore per contribuire al rilancio della nostra economia in questa fase d’emergenza“.
Interventi sull’istruzione: 1 miliardo per scuola e università
In conclusione, il Presidente del Consiglio ha ricordato l’importanza del sostegno a scuola, università e ricerca. E lo ha fatto specificando le risorse economiche dedicate a questo settore: “Guardando ancora più avanti siamo convinti che non vi sia futuro per il nostro paese senza un investimento ambizioso nella scuola, nell’università, nella ricerca e nella formazione“.
Continua: “La gestione del rientro a scuola a settembre comporterà ingenti costi di organizzazione e le scorse settimane ci hanno mostrate l’importanza di aumentare la digitalizzazione dei nostri istituti e della nostra didattica. Proprio a questo fine stanziamo 1 miliardo e 450 milioni di euro in due anni a beneficio della scuola. Un ulteriore stanziamento di 1 miliardo e 400 milioni è destinato al rafforzamento del sistema universitario e della ricerca“. Ci saranno, a fronte di questo stanziamento, 4.000 posti aggiuntivi da ricercatore e verrà potenziato il diritto allo studio.
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Infine, il Premier Conte ha ricordato che la crisi del Covid-19 ha fatto emergere l’importanza che tali finanziamenti e risorse hanno nella nostra società. Bisogna considerare questo difficile momento come un’occasione per superare i punti di debolezza che hanno fin qui frenato la crescita del Paese. La trasformazione dell’emergenza in opportunità dipenda da tutti noi.