Tesi si laurea: รจ il traguardo finale a cui aspira ogni studente universitario, quel tassello mancante che separa giovani universitari con una sfilza di esami ormai superati e lโagognato titolo di dottore.
Lo sappiamo tutti, non si viene proclamati dottori finchรฉ non saremo in grado di scrivere una tesi, concordando prima lโargomento con il relatore e passando poi per la commissione dโesame che valuterร la qualitร dellโelaborato e stabilirร un voto finale. Eppure sappiamo anche che, fin da quando la iniziamo a progettare, la tesi di laurea non รจ affatto semplice da realizzare.
Pertanto Umberto Eco nel lontano 1977 ha pensato bene di scrivere unโutile guida dal titolo Come si scrive una tesi di laurea, pubblicato da Bompiani, in cui spiega passo passo come realizzare un elaborato finale degno di nota.
LE QUATTRO REGOLE ESSENZIALI
ร bene intanto chiarire come oggi in Italia รจ concepita la tesi di laurea. Sappiamo infatti che nelle nostre universitร i percorsi di studio sono divisi in laurea triennale e laurea magistrale (salvo le laurea a ciclo unico), e che alla fine di ogni ciclo di studi รจ indispensabile per conseguire il titolo la realizzazione di una tesi. Piรน nello specifico oggi si preferisce parlare di elaborato finale a conclusione dei tre anni di studio e tesi di laurea a conclusione invece degli studi magistrali. In entrambi i casi perรฒ risulta utile seguire quattro regole essenziali che Eco mostra nel suo saggio:
- Che lโargomento scelto risponda agli interessi del candidato e sia in linea con il percorso di studi scelto;
- Che le fonti siano reperibili;
- Che le fonti siano alla portata culturale del candidato;
- Che il quadro metodologico della ricerca sia alla portata dellโesperienza di studi del candidato.
Fare una buona tesi significa anzitutto seguire queste semplici regole. Passeremo poi alla scelta del tipo di tesi e dellโargomento trattato.
QUALE TESI SCEGLIERE E CHE ARGOMENTO TRATTARE?
La prima distinzione utile al nostro scopo รจ quella che riflette la scelta metodologica da applicare, ovvero รจ bene optare per una tesi monografica o per una tesi panoramica? A riguardo il semiologo รจ chiarissimo: molto meno pericolosa la seconda. Lโistinto di ogni studente universitario infatti puรฒ essere quello di trattare tematiche di ampio respiro e che ricoprano archi temporali molto estesi. Lโesempio citato dallโautore รจ una tesi dal titolo: โLa letteratura italiana dal dopoguerra agli anni Sessantaโ.
Innanzitutto un elaborato di tal genere dร carico allo studente di una mole enorme di materiale da ricercare e studiare, e poi lo espone a critiche, anche severe, da parte della commissione. Chi infatti non potrebbe muovere nei confronti del candidato lโaccusa di aver tralasciato un autore anche se considerato โminoreโ? ร necessario dunque ridurre il campo di ricerca preferendo una scelta monografica, come: โLa neo-avanguardia letteraria degli anni sessantaโ. Lo stesso vale per le tesi di natura scientifica. Non scegliere mai un argomento come โVulcanologiaโ, bensรฌ sceglierne uno piรน limitato nel tempo come: โLa nascita e la morte apparente del Paricutin (dal 20 febbraio 1943 al 4 marzo 1952)โ. Non sarร la tematica meno ampia a ridurre lโimportanza della tesi, purchรฉ lo studente sappia ogni cosa circa il vulcano in questione.
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A CHI ร RIVOLTA E COME SI PARLA IN UNA TESI
A chi deve essere rivolta una tesi di laurea? In primis, chi leggerร sarร sicuramente il relatore scelto, ma di fatto la tesi va pensata per poter essere consultata anche da molti altri, non per forza versati in quella disciplina. La regola principe da seguire รจ dunque quella della chiarezza dโesposizione, trattata da Eco con particolare riguardo ad alcuni consigli da seguire:
- Non usate periodi lunghi. Se necessario ripetete due volte il soggetto piuttosto che usare troppi pronomi e subordinate.
- Usate uno stile sobrio, considerando sempre che la tesi รจ un metalinguaggio e cioรจ un linguaggio che parla di altri linguaggi (sia essi letterari o pittorici o scientifici ecc.).
- Andate il piรน possibile a capo spezzando i paragrafi e dando respiro allโelaborato.
- Scrivete tutto ciรฒ che volete ma soltanto in prima stesura. Vi accorgerete rileggendo delle parti da eliminare o da mettere eventualmente in nota o appendice.
- Fate leggere i capitoli, man mano che sono pronti, al vostro relatore chiedendo consigli sul modo di procedere.
QUANDO CHIEDERE LA TESI?
Lโideale secondo lo studioso รจ scegliere la tesi verso la fine del secondo anno accademico. A quel punto si saranno date un numero sufficiente di materie per poter decidere quanto meno la tematica generale da trattare. Se in corso dโopera si capirร che lโidea di partenza era sbagliata si potrร cambiare argomento, relatore e persino disciplina. Una scelta cosรฌ tempestiva se non mette certo a riparo dagli errori permette perรฒ di finalizzare gli ultimi esami sulla tesi che si vuole affrontare. Mal che vada avrai fatto una certa esperienza.
Infine bisogna considerare le tempistiche: quanto tempo occorre per realizzare una buona tesi di laurea? Secondo Eco non piรน di tre anni e non meno di sei mesi. Tre anni sono piรน che sufficienti per accordare una tematica con il proprio relatore, raccogliere il materiale adatto e procedere con la stesura dellโelaborato. Sei mesi sono il tempo minimo per compiere il lavoro, considerando sempre la mole di testi da dover recuperare e trattare.
In conclusione, non bisogna mai perdere di vista che una tesi รจ una sfida, quella finale, che porta il candidato a misurarsi con le conoscenze che ha appreso negli anni. Nelle parole di Eco: โ[โฆ] fare una tesi significa divertirsi e la tesi รจ come il maiale, non se ne butta via niente. [โฆ] Lโimportante รจ fare le cose con gusto. E se avrete scelto un argomento che vi interessa, se avrete deciso di dedicare veramente alla tesi il periodo anche breve che vi siete prefissato [โฆ] vi accorgerete allora che la tesi puรฒ essere vissuta come un gioco, come una scommessa, come una caccia al tesoroโ.