Il 2 giugno 2019, alla cerimonia di premiazione degli Alfieri del lavoro, che ogni anno premia gli studenti più meritevoli della scuola superiore di secondo grado, sono stati nominati cavalieri 26 neodiplomati, di cui tre siciliani. Il titolo viene conferito a Roma dal Presidente della Repubblica il quale, nell’atto di privilegiare gli studenti, vede in loro i più floridi rappresentanti del futuro del paese, responsabilità di cui anche loro sono consapevoli.
”Se risultiamo i ragazzi più bravi d’Italia- afferma Luca Giammanco, uno dei siciliani premiati – dobbiamo, diciamo, portare alto il nome del nostro paese e dobbiamo impegnarci ad essere, effettivamente, quello per cui siamo stati premiati”.
I venticinque studenti vengono scelti annualmente fra i migliori segnalati dai presidi delle scuole di tutta Italia e la selezione è particolarmente severa: si sceglie infatti un solo alunno per provincia. I requisiti necessari per la candidatura sono: votazione minima di 9/10 alla licenza media, almeno 8/10 di media per ciascuno dei primi 4 anni della scuola superiore, votazione di 100/100 all’esame di Stato.
A causa di un “ex aequo” fra due dei candidati (Chiara Dileo e Giovanni Pellegrino) gli Alfieri di quest’anno sono 26, anziché 25, come di consueto. Inoltre due di loro sono tra i borsisti del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro. Dei 26 Alfieri, provenienti 8 dal Nord, 7 dal Centro e 11 dal Sud, solo 24 hanno ottenuto la lode alla maturità.
Tra questi, coloro che danno prestigio alla Sicilia sono: Giuseppe Turturici di 18 anni, nato a Salemi (Trapani) e residente a Caltabellotta (Agrigento), diplomatosi con lode al liceo scientifico Fermi di Sciacca dopo aver mantenuto una media voto nel quadriennio di 9,955 e ora iscritto in Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino.
”Porto in alto, così facendo – afferma quest’ultimo presso gli uffici stampa del Quirinale – il nome della mia cittadina, Caltabellotta, e della zona della Sicilia da cui provengo”.
Il secondo siciliano è il già citato Luca Giammanco di 18 anni, palermitano e diplomasi con lode al liceo scientifico Cannizzaro dopo aver tenuto una media voto di 9,875 e ora iscritto in Fisica all’università La Sapienza di Roma.
Vi è, infine, Fabrizio Miceli, 18 anni, nato a Modica e residente a Scicli che si è diplomato con lode all’istituto Cataudella di Scicli con una media voto nel quadriennio di 9,945, ora iscritto a Giurisprudenza alla Bocconi di Milano.
“Fin da piccolo – dichiara Fabrizio – sono stato educato alla cultura del sapere, della cultura, dell’impegno e quindi diciamo che nel corso degli anni ho sviluppato io stesso un’attitudine a conoscere sempre di più”.
Alla cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine «Al Merito del Lavoro» gli Alfieri sono stati premiati insieme ai neo Cavalieri del lavoro. Significativamente, infatti, i migliori studenti d’Italia rappresentano l’eccellenza che affiora tra i banchi di scuola e che dà speranza al futuro del nostro Paese.