Villa Zingali Tetto รจ un edificio situato nella parte alta di via Etnea a Catania, progettato ad inizio Novecento dallโarchitetto Paolo Lanzerotti sotto la commissione dellโavvocato Paolo Zingali Tetto, che desiderava una residenza in quella zona della cittร , dove risiedevano molte famiglie alto-borghesi. La villa รจ uno dei piรน begli esempi di edifici in stile Liberty a Catania, alla cui realizzazione hanno contribuito anche Gaetano DโEmanuele esecutore dei preziosi pavimenti e dei soffitti e Salvatore Gregoretti, che ha realizzato le vetrate istoriate del Giardino dโInverno, punto forte della Villa.
Villa Zingali Tetto diventa proprietร dellโUniversitร di Catania solo nel 1975, ma dovranno passare ancora piรน di ventโanni quando nellโambito del progetto Coordinato Catania-Lecce del 1996 si decise di indirizzare lโedificio verso fini culturali e farlo diventare la sede del Museo della Rappresentazione. In realtร solo dagli ultimi anni, il Dipartimento di Architettura e Ingegneria Edile dellโAteneo hanno realmente preso possesso della struttura. Il Museo della Rappresentazione รจ oggi visitabile solo durante eventi culturali cittadini come la Notte dei Musei o la Notte dei ricercatori o sotto prenotazione al indirizzo mail Museorappresentazione@unict.it.
Salendo le scale di Villa Zingali Tetto e raggiungendo il piano nobile, ci si trova di fronte alla Sala di rappresentanza, dove a farla da padrone sono i motivi decorativi del soffitto e della pavimentazione ancora originali, realizzati da Gaetano DโEmanuele. La pavimentazione in particolare riservata a questo tipo di sala รจ un parquet in piรน essenze legnose, mentre il soffitto รจ realizzato a stucco con decorazioni pittoriche tipiche dello stile del tempo. Questa sala รจ oggi dedicata allโesposizione di alcuni modelli e ricostruzioni, realizzati dagli studenti del DICAR, che ritraggono edifici catanesi in stile Liberty del primo Novecento.
Proseguendo per le successive sale, รจ visibile unโesposizione di lucidi e progetti originali dellโarchitetto catanese Francesco Fichera, uno dei principali esponenti insieme al Lanzerotti dello stile Liberty a Catania. Francesco Ficheraย nato a Catania,ย 16 giugnoย 1881ย progetto numerosi edifici ancora visibili a Catania, tra questi il Palazzo delle Poste di Via Etnea, il Garage Musumeci in piazza Bovio, e anche lโattuale Palazzo di Giustizia della cittร , realizzato tra il 1937 e il 1956, il quale perรฒ realizzato in epoca fascista appartiene ad uno stile โlittorioโ, allontanando chiaramente dallo stile Liberty. Numerosissime soprattutto le opere mai realizzate e quelle andate distrutte, tra queste si ricorda ad esempio il Cinema Olympia e la sua celebre cornucopia, che sorgeva a Catania in piazza Stesicoro nellโattuale McDonaldโs.
Le successive sale sono lo Studio dellโavvocato Lanzarotti, dove si conserva ancora la scrivania originale e un camino dellโepoca e la Sala da pranzo, dove domina un grande lampadario e il soffitto a cassettoni. Anche qui il mobilio conservato รจ originale, dal tavolo alle credenze. Nella sala inoltre una vetrata istoriata a colori opera di Salvatore Gregoretti con motivi naturalisti anticipa la bellezza e la suggestivitร del Giardino dโInverno.
Il Giardino dโInverno รจ infatti il punto forte della Villa. Questa costruzione realizzata prevalentemente inย vetroย serviva per ampliare gliย ambienti casalinghiย e permettere di fruire della luce del sole e di un ambiente โpiรน apertoโ ma pur sempre al chiuso. Le vetrate istoriate che compongono lโintera struttura, creano unโatmosfera unica data dal riflettere della luce sul vetro temperato colorato nei toni del verde, blu e rosso.
Il Museo della Rappresentazione continua poi con una parte dedicata alla tecnologia e allโuso di questa nei beni culturali e nellโarchitettura per la creazione di sofisticati modelli e ricostruzioni 3D, che permettono grazie a tecniche innovative non soltanto di intervenire e avere una conoscenza completa di siti archeologi, ma aprono anche le porte ad un nuovo modo di fruire delle opere dโarte.
Ancora unโesposizione conservata allโinterno del museo riguarda i prospetti su tavola e le incisioni dellโarchitetto veneto Giovanni Battista Piranesi, vissuto nel 700. Tra le sue opere le piรน celebri sono diventate le cosiddette โCarceri dโinvenzioneโ, opere dal carattere surreale dove la logica e il rigore architettonico lasciano lo spazio allโangoscia. Infine, le aree esterne della villa sono destinate a un giardino allโitaliana, con alcuni elementi di giardino romantico quali una vasca ornamentale e una grotta artificiale con piante idrofile e sedili.