La notizia è di pochi giorni fa, ma è già rimbalzata su ogni telegiornale e quotidiano italiano ed estero: le sigarette elettroniche sono indubbiamente rischiose per la salute. A renderlo noto è la stessa Organizzazione mondiale della sanità che, nel suo rapporto globale sul fumo, ha bocciato le sigarette elettroniche e messo in guardia quanti ne fanno uso per smettere di fumare.
In seguito alla crescita esponenziale del loro utilizzo, già nel luglio 2013, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva preso posizione in merito, dichiarando che vi era ancora molta disinformazione e che non vi erano studi rigorosi per determinare se le sigarette elettroniche fossero realmente efficaci per aiutare le persone a smettere di fumare.
Secondo quanto riportato dal recente rapporto Oms, anche se le sigarette elettroniche sono usate come ausili alla cessazione del fumo, forniscono comunque nicotina ai polmoni per via diretta. È vero che non essendovi combustione, mancano i residui tossici dovuti a questo processo (catrame e altre sostanze nocive) ma i possibili rischi associati a questi dispositivi rimangono. L’intervento dell’Organizzazione mondiale della sanità arriva dopo i timori espressi da molti governi per la nuova forma di dipendenza che sta creando la sigaretta elettronica.
“Anche se il livello di rischio non è stato ancora stimato in modo definitivo – si legge nel comunicato dell’Oms – le sigarette elettroniche sono indubbiamente dannose e andrebbero quindi regolamentate”. Da parte dell’Oms si rinnova l’invito alle molte compagnie di tabacco a corroborare l’informazione sulle e-cig, in modo da regolamentarne l’utilizzo.
L’Oms ha anche incentivato l’attivazione di un maggior numero di servizi per chi intende smettere di fumare, osservando che ha la possibilità di accedervi “solo il 30% della popolazione mondiali“. Senza aiuto, solo il 4% dei tentativi di smettere di fumare va a buon fine. Nel mondo ogni anno sono otto milioni le persone che muoiono a causa del fumo, compreso quello passivo. I fumatori nel mondo sono un miliardo e 400 milioni, per lo più uomini.