Il terribile attentato di Pasqua che si è verificato in Sri Lanka conta attualmente 310 vittime, oltre 500 feriti e almeno 40 arrestati tra i sospetti responsabili. Un bilancio tragico per il quale la comunità internazionale non riesce a trovare giustificazione.
Tra le perdite una concittadina di origine srilankese e residente a Catania, Haysinth Rupasingha, morta nella chiesa di San Sebastiano a Katuwapitiya nella provincia di Negombo.La donna aveva fatto ritorno nella sua terra d’origine per vistare amici e parenti, ignara del fatto che si sarebbe trattato del suo ultimo viaggio. La comunità srilankese piangerà la sua perdita nella chiesa di Santa Maria dell’Ogninella il 25 aprile, proprio nella parrocchia che la signora Haysinth era solita frequentare insieme ad altri concittadini.
La comunità srilankese si è distinta negli ultimi anni per l’attivismo esemplare con il quale si è integrata nella città di Catania, dando il buon esempio ai cittadini catanesi con iniziative di volontariato come quella svolta durante le festività agatine, fornendo ai devoti in processione bottigliette di acqua fresca gratuitamente.
L’associazione Voices of Srilankans che ha patrocinato le iniziative di volontariato, è un esempio virtuoso di integrazione e senso civico, in un periodo storico dove i rapporti tra immigrati e autoctoni sono difficili e tumultuose. Ad ogni modo, i cittadini catanesi sono vicini alla comunità cingalese condividendo post di cordoglio e apprezzamento per i cingalesi di Catania.