Gli studenti hanno assistito all’ennesimo atto di orrore all’interno del Monastero dei Benedettini. Tesi che seguono la forza di gravità venendo lanciate dal balcone verso la cassa di un camion. All’Università degli Studi di Catania succede anche questo
Comincio a scrivere questo pezzo chiedendovi di fare un applauso e un minuto di silenzio. Sì, un minuto per ricordare le migliaia di email mandate ai professori supplicandoli di diventare i nostri relatori di laurea. Un minuto che ricordi le vie crucis, le non risposte, le telefonate, gli orari di ricevimento, fogli e foglietti, procedure online, firme digitali, segretari e timbri. Dettagli che ogni laureato ricorda, ogni laureando sa e che ogni studente può solo immaginare. Un minuto di silenzio per le nostre creature.
Ma facciamo un passo indietro.
Pelle, similpelle, seta, cotone. C’è chi la fa rossa, blu, verde, bianca, viola. Con logo o senza logo. Con scritta oro o scritta argento. E poi ci sono le ricerche, le sintesi, le operazioni di scrittura, ciò che va bene, ciò che non va bene. Questo titolo sì, questo titolo no. C’è il frontespizio, l’interlinea, la bibliografia, ci sono le note. Tanti, a volte, troppi, i problemi. Ma una volta partorita diventa parte di noi stessi, non la tocchi per non sguarcirla, la sfogli con gli occhi, odora di tuo, è lei, la tua creatura: la Tesi di Laurea.
Un Amore incondizionato, vero e puro. Per queste ragioni l’Università di Catania ha deciso bene di far “spiccare il volo” alle nostre creature. Per buon auspicio, si intende! Un volo di circa 3-4 metri, l’altezza che più o meno intercorre tra uno dei balconi dell’ex monastero dei benedettini, divenuto per l’occasione uno sforna tesi, e un camion posizionato proprio giù di lì, camion con la cassa pronta ad ingoiare quante più tesi possibili, in media 50euro ciascuna: per la cronaca delle tasche degli studenti.
E allora: via con gli esilaranti voli! Il lancio delle Tesi, stando ad alcune indiscrezioni, sarà la nuova specialità alle prossime Olimpiadi. La cerimonia di apertura si è svolta davanti agli occhi sbalorditi di decine di studenti che hanno pensato bene di immortalare la scena. Questo uno degli scatti dell’evento. Un applauso signori. Un applauso. E un minuto di silenzio, un altro.